Stufe a pellet: guida alla scelta

Stufe a pellet: guida alla scelta

Il funzionamento di una stufa a pellet può essere paragonato a quello di una stufa a legna tradizionale, ma ci sono evidenti differenze tra le due soluzioni, sia in termini di capacità di riscaldamento che dal punto di vista delle emissioni inquinanti. Se è vero che i prezzi sono in crescita, è altrettanto vero che il pellet continua a garantire un certo risparmio in confronto ai sistemi classici. Ecco, quindi, che cosa vale la pena di sapere in previsione di un acquisto, ricordando che il più importante aspetto da tenere in considerazione riguarda le dimensioni dell’ambiente, e cioè i metri cubi dei locali che devono essere riscaldati. Per tutte le stufe a pellet, i dati tecnici riportano sempre la potenza, e quindi i metri cubi che possono essere riscaldati. Ipotizzando di avere a che fare con una stufa da 12 kW, per esempio, si ha l’opportunità di riscaldare più o meno 300 metri cubi.

Stufe a pellet: gli incentivi

Entrando nella pagina www.stufeapelletprezzi.it si ha la possibilità di scoprire qual è il prezzo giusto del pellet, così da effettuare un acquisto consapevole e vantaggioso. È possibile anche usufruire di incentivi per l’acquisto delle stufe a pellet, grazie a cui è possibile sostituire i modelli più datati con soluzioni più all’avanguardia, grazie a cui è possibile contenere le emissioni. Uno degli incentivi a disposizione è la detrazione Irpef pari al 50%, che viene dilazionata in dieci anni; in alternativa si può optare per un contributo diretto se si vuole cambiare il dispositivo vecchio con un modello nuovo, secondo il cosiddetto conto termico.

La programmazione della stufa a pellet

Uno degli aspetti positivi che caratterizzano le stufe a pellet ha a che fare con la possibilità di programmarle. Per procedere in tal senso è sufficiente rispettare le informazioni che sono indicate sul libretto di istruzioni di ciascun produttore. Per ogni stufa, le funzioni che possono essere programmate sono sempre le stesse, fermo restando che per alcuni prodotti possono essere previsti dei programmi extra. Vale la pena di ricordare che la stufa, dopo un certo numero di ore di funzionamento, va sottoposta a un controllo da parte di un tecnico specializzato. Una volta compiuti tutti i controlli del caso, le ore saranno azzerate.

Il peso e le dimensioni della stufa

Quando si ha in mente di comprare una stufa, è necessario pensare tra l’altro alle sue dimensioni e al suo ingombro. In molti casi, infatti, è necessario installare il dispositivo provando a trovare la migliore armonia possibile con gli arredi e con i mobili già presenti. Proprio per questo motivo è indispensabile valutare con la massima cura gli spazi disponibili. Tra l’altro, occorre ricordare che fra la stufa e gli altri arredi ci deve essere una certa distanza, così da limitare il pericolo di danneggiamenti o addirittura di incendi. A tal proposito, è bene verificare la presenza di dotazioni di sicurezza, come per esempio una maniglia amovibile o un guanto termico per aprire la camera di combustione: tale operazione è indispensabile per eliminare le ceneri e, quindi, pulire la stufa.

La canna fumaria

Prima di procedere all’installazione di una stufa a pellet occorre controllare se sia possibile o meno realizzare la canna fumaria, ovviamente nel caso in cui non ce ne sia già una. Oltre alla canna fumaria c’è bisogno di una presa d’aria che deve essere collegata direttamente con la stufa; serve, infine, una presa elettrica munita di messa a terra. È fondamentale che il collegamento elettrico sia accessibile sempre. Bisogna eseguire lo scarico in conformità con le norme in vigore, e a tale scopo è opportuno rivolgersi a tecnici fumisti che permettano di certificare l’installazione.

Collegare la stufa ai termosifoni

La stufa a pellet può essere collegata ai termosifoni esistenti solo nel caso in cui si tratti di un modello ad acqua. È la cosiddetta termostufa idro, che comporta una manutenzione ordinaria e straordinaria extra. Se si possiede una caldaia a gas, è prevista la possibilità di integrarla senza difficoltà alla termostufa a pellet, in modo da poter riscaldare ambienti molti più grandi approfittando della distribuzione attraverso il riscaldamento dell’acqua.

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