Moto per bambini e pit bike, intervista al team di Pit Bike Store
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Il fenomeno delle pit bike sta riscuotendo così tanto successo anche perché si tratta di uno sport che può essere praticato anche dai bambini. A darcene la conferma è il team di pitbikestore.it, lo shop online di Profive che mette a disposizione della clientela i prodotti after-market dei migliori marchi del settore, da Mitas a Mikuni, da Bridgestone a TB Parts. Pit Bike Store consente di comprare, tra l’altro, manubri e selle, ma anche carburatori e motori, senza dimenticare le gomme, sia da minicross che da motard.
I bambini possono guidare le pit bike?
Certo – risponde lo staff di Pit Bike Store – visto che si tratta di moto di piccole dimensioni e maneggevoli, ma soprattutto sicure. Per salire in sella, non a caso, non è richiesto il possesso della patente.
Ma quali sono gli aspetti che sarebbe opportuno prendere in considerazione in vista della scelta della moto?
È essenziale che il mezzo in questione sia maneggevole, e quindi che il bambino sia in grado di raggiungere senza problemi sia i comandi che il manubrio. Il piccolo deve poter toccare a terra con tutti e due i piedi stando seduto in sella. Per quel che riguarda il ricorso alla frizione manuale, non è un obbligo da cui non si può prescindere: il consiglio in questo caso è, molto semplicemente, quello di chiedere il parere del piccolo pilota, evitando di forzarlo verso scelte di cui non è convinto.
E qual è la cilindrata più adatta?
L’istinto porterebbe a pensare che la cilindrata migliore sia la più bassa, e quindi la 50 cc: non è detto, però, che sia sempre così. Ecco perché prima di andare a colpo sicuro sulla pit bike da cross che si pensa migliore conviene farla provare a chi la dovrà davvero guidare, e cioè al bambino. Così, lui si potrà rendere conto se la 50 cc va bene o è troppo piccola. E nel caso in cui la 160 cc si riveli eccessivamente grande, non c’è nulla di cui preoccuparsi, perché ci si potrà comunque orientare su una 110 o su una 125 cc.
Che atteggiamento bisogna tenere con i bambini?
Quello che conta è ricordarsi che si tratta, appunto, di bambini: non ha senso forzarli o volerli adulti prima del tempo. Partendo dal presupposto che non esiste un’età giusta per iniziare a guidare una pit bike per bambini (e quindi non c’è nemmeno un’età sbagliata), molto dipende dalla sensibilità del genitore, che deve capire che per i piccoli girare in pista è prima di tutto un gioco. Insomma, sarebbe un colossale sbaglio quello che porta a comprare una certa moto solo perché è la stessa guidata dal tal campione.
Conviene pensare in piccolo, in sintesi.
Proprio così: e ciò è vero sia per le dimensioni della moto che per la potenza del motore. Inoltre, è opportuno avere cura di accertarsi che il bambino conosca e abbia compreso alla perfezione le regole relative alla sicurezza. Si può sempre prendere in esame l’ipotesi di iscrivere il piccolo a un corso di guida, ma a condizione che esso rappresenti per lui un piacere e non una fastidiosa incombenza o un impegno che preferirebbe evitare.