Filtri industriali: i più innovativi sono quelli sinterizzati

Filtri industriali: i più innovativi sono quelli sinterizzati

L’economia italiana non è famosa solo per l’alto livello raggiunto in settori come l’automotive, la moda e il design. Uno degli ambiti più sottovalutati, pur essendo cruciale anche allo svolgimento di diverse pratiche di tipo industriale, è quello siderurgico. Il Belpaese, nonostante si caratterizzi per la scarsità di materie prime nel sottosuolo, è infatti davvero all’avanguardia per quanto riguarda la lavorazione dei metalli.

Lo dimostra un’innovazione interessante come quella della sinterizzazione. Si tratta di un procedimento di tipo fisico meccanico noto anche con un altro nome: metallurgia delle polveri. I materiali, solitamente di tipo metallico ma anche la plastica si presta perfettamente, vengono ridotti in polveri non percepibili all’occhio umano per poi essere nuovamente lavorati. In questo modo si ottengono pezzi aventi una forma e una geometria ben definite. Tra questi ci sono i filtri sinterizzati, particolarmente interessanti grazie alle caratteristiche migliorative che presentano rispetto ai filtri industriali standard.

Le aziende italiane attive nella creazione di prodotti sinterizzati come www.copor.com sono apprezzate in tutto il mondo grazie a un know how di assoluto livello e un’attrezzatura in grado di garantire articoli ad hoc per i diversi progetti aziendali. I filtri sinterizzati rappresentano caratteristiche che li rendono ideali in diversi rami imprenditoriali. Vediamo quali.

In quali settori sono impiegati i filtri sinterizzati

I campi dell’industria in cui i filtri sinterizzati si trovano maggiormente utilizzati sono:

  • Settore automobilistico.
  • Industria pneumatica
  • Edilizia.
  • Aeronautica.
  • Nautica.
  • Enologia.
  • Agricoltura.
  • Settore farmaceutico.
  • Settore oleodinamico.
  • Petrolchimico.
  • Chimico.
  • Alimentare.

Come si può vedere si tratta di ambiti molto diversi tra loro, a testimonianza di come possono essere versatili e adattabili i filtri sinterizzati. Vediamo meglio perché attraverso l’illustrazione delle loro caratteristiche.

Caratteristiche e tipologie dei filtri sinterizzati

I filtri sinterizzati sono ottenuti da materie prime quali bronzo, ottone, ferro, ferro zincato, e acciaio inossidabile, delle quali rispecchiano le principali caratteristiche, ovvero:

  • Resistenza impareggiabile alle alte temperature e alla corrosione.
  • Massima affidabilità per quanto riguarda la meccanica.
  • Design all’avanguardia che garantisce il massimo appeal quando si trovano a vista.
  • Capacità di sopportare pressioni elevate.
  • Massima adattabilità.

I filtri sinterizzati sono presenti secondo tre principali tipologie, diverse a seconda del materiale di partenza:

  • Filtri sinterizzati in bronzo. Particolarmente resistenti all’acqua salina e a quella del mare. Ideali in campo idraulico e pneumatico.
  • Filtri sinterizzati in rete e acciaio inossidabile. Riescono a sopportare temperature fino ai 450° e sono superlativi in ambiti in cui è richiesta resistenza a trazione e corrosione, come il settore chimico, petrolchimico e medicale.
  • Filtri in rete e tela metallica. Innovativi dal punto di vista della forma e dei materiali, ovvero bronzo, ottone, ferro e ferro zincato. Sono un’innovazione quanto mai interessante per le prestazioni che riescono a garantire, superiori spesso a quelle di tutti gli altri filtri in circolazione.

I filtri sinterizzati sono un’ottima opportunità per le aziende, dal momento che riescono a dare la migliore performance sotto tutti i punti di vista e possono essere modulati ad hoc. Un’opportunità di eccellenza grazie al sapere di assoluto livello che presenta, per tradizione, il settore siderurgico italiano.

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