Come valorizzare i dipendenti con le tecniche di employee retention

Come valorizzare i dipendenti con le tecniche di employee retention

Il cuore pulsante di ogni azienda sono i dipendenti che grazie al loro lavoro permettono di raggiungere una serie di successi. Negli ultimi anni si parla molto di come valorizzare nel modo giusto i dipendenti, in modo da rendere il loro lavoro maggiormente efficiente e di aumentare il benessere in azienda.  

Si lavora sempre di più in ottica di employee branding, applicando strategie volte ad aumentare la soddisfazione personale e professionale di ogni singolo dipendente presente in azienda, ad aumentare l’efficienza delle task svolte e anche a “trattenere” i dipendenti evitando che cerchino un nuovo lavoro.

Attraverso l’employee retention, le risorse umane devono compiere specifiche azioni volte a stimolare i dipendenti a fare del loro meglio e l’obiettivo principale è quello di creare un contesto lavorativo accogliente, che offre una possibilità di crescita lavorativa e personale. 

Che cos’è l’employee retention e quali sono le migliori strategie

L’employee retention è un processo attraverso cui le aziende garantiscono che i propri dipendenti non abbiano la voglia di abbandonare il loro lavoro per cercare altre opportunità di lavoro a causa di mancati stimoli professionali o personali.  

Il tasso di retention di un’azienda è variabile e cambia in base alla percentuale di dipendenti presenti per un determinato periodo. La percentuale può essere ricavata attraverso una semplice formula: organico totale / organico rimasto alla fine del periodo (esclusi i nuovi assunti) x 100.

Il tasso di retention tiene conto dei motivi per cui un dipendente potrebbe andare via dall’azienda, compresi i motivi personali come il trasferimento in un’altra città, un cambiamento di vita e così via. Un altro motivo molto comune è il piano carriera di ogni dipendente che, in mancanza di nuovi sbocchi e sfide, potrebbe diventare un ottimo candidato per altre aziende. 

Vantaggi di una strategia di employee retention

I principali vantaggi che una strategia di employee retention può apportare in un’azienda possono essere racchiusi nel seguente modo:  

  • Ottenere un aumento della produttività;
  • Migliorare la reputazione aziendale presso clienti e aziende del settore;
  • Ottenere una riduzione dei costi per la formazione del nuovo personale;
  • Avere la capacità di attrarre nuovi lavoratori di talento.

L’eccessivo ricambio di personale da parte di un’azienda porta a ottenere una cattiva reputazione nel mercato ma anche nella società ed è per questo motivo che bisogna correre ai ripari adottando strategie volte a migliorare il clima aziendale e ad offrire un maggiore benessere ai dipendenti.

L’analisi dell’attuale situazione reale dei dipendenti in azienda è fondamentale e può essere svolta intervistando i collaboratori per comprendere quali sono i problemi reali e quali sono i fattori che necessitano di un miglioramento o di risorse aggiuntive.
Solo con i dati alla mano è possibile impostare una strategia di employer branding che serve a promuovere l’azienda e i suoi valori attraverso i dipendenti stessi.  Tuttavia, per arrivare ad applicare l’employer branding bisogna prima risolvere tutti i problemi dei dipendenti e stimolarli attraverso specifiche tecniche che troviamo all’interno di una strategia di employee retention. 

Strategie di employee retention

Per evitare tutte quelle situazioni che possono far “scappare” i propri dipendenti, è importante prestare attenzione ai segnali detti “premonitori” come la scarsa motivazione o la scarsa produttività, le lamentele e le continue richieste, la mancata collaborazione o ritrosia nei confronti delle novità, permessi, ritardi, uscite anticipate e così via. 

Ci sono numerose strategie di employee retention da applicare, qui di seguito riassumiamo le migliori: 

  • Assumere in modo selettivo

 Per assumere in modo selettivo già in fase di recruiting è importante applicare un piano d’azione strutturato per identificare quali sono i talenti e i candidati più adatti: si inizia con l’intervistare i candidati attentamente, per verificare se abbiano le competenze giuste, se si adattano alla cultura aziendale e se sposano gli stessi valori. 

  • Concedere salario e benefit

Questa è una strategia che si utilizza da decenni in tutto il mondo ed è la più adatta per ripagare un dipendente del suo lavoro svolto. E’ necessario offrire uno stipendio proporzionato al tipo di lavoro e concedere dei benefici occasionali o costanti come un premio in denaro in busta paga, un’assicurazione sulla vita o l’utilizzo di un’auto aziendale.  

  • Garantire formazione per la crescita professionale e personale

Uno spazio lavorativo che non offre prospettive di crescita personale e professionale vedrà i dipendenti andare via pian piano. E’ importante garantire una formazione continua del personale e professionale attraverso strumenti e metodologie mirate ad offrire specializzazioni e conoscenze utili anche nella vita personale. 

  •  Creare un ambiente di lavoro familiare

Questa rappresenta una strategia di employee retention che coinvolge maggiormente i dipendenti in un’azienda, perché quando una persona opera in un ambiente caldo e coinvolgente, con persone affini al suo modo di essere, è maggiormente stimolato a dare il meglio di sé ogni giorno.  

Ogni risorsa presente in azienda deve sentirsi a proprio agio con le persone che lavorano in azienda, che apprezzano la presenza dell’altro. Andare d’accordo con tutti è impossibile ma creare una quotidianità lavorativa tranquilla e serena è il compito di tutte le risorse umane. 

Case study: esempi di strategie vincenti

Il CEO di The Trake Desk, Jeff Green, si rese conto che non esisteva un programma in atto che permesse di gratificare i dipendenti per il livello raggiunto negli anni e per il loro lavoro. A dirla tutta, si rese conto che non si festeggiavano compleanni e nessuno delle risorse umane conoscesse in parte gli interessi personali dei dipendenti, per questo motivo nel 2018 realizzò una partnership con Blueboad per offrire ai dipendenti una gratificazione significativa.

Ogni dipendente, una volta raggiunto degli specifici traguardi annuali, può vivere delle esperienze personali con la propria famiglia: lezioni, viaggi avventurosi, giri in mongolfiera e tanto altro ancora.

Starbucks, invece, è stato eletto uno dei migliori brand al mondo con un tasso di rotazione dei dipendenti tra i più bassi, dove i manager vengono istruiti per incoraggiare e spronare tutti i membri del team attraverso premi e benefit appropriati. 

Tutti i partner hanno a disposizione dei piani di welfare aziendali, l’accesso a corsi di formazione specifici per fare carriera all’interno dell’azienda. 

Possiamo concludere con l’esempio di Apple che, nonostante il passare degli anni, è in grado di attrarre e trattenere i migliori talenti nel campo IT attraverso una strategia super efficace che si basa sulla formazione costante, la meritocrazia, l’offerta di benefits e welfare, la possibilità di gestire il proprio tempo in autonomia.

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