Traduzione asseverata: cos’è e quando viene effettuata

Traduzione asseverata: cos’è e quando viene effettuata

La traduzione è una disciplina che trova applicazione in numerosi ambiti, dalla letteratura ai prodotti audiovisivi, passando per la manualistica e i testi tecnici. Spesso si presenta la necessità di tradurre un documento che ha valore legale: in tal caso si parla di traduzione asseverata. Si tratta di una definizione tecnica per mezzo della quale si identifica un testo tradotto e certificato a fini legali tramite un’apposita procedura. Il Regolamento Europeo n. 1191 del 2016, allo scopo di semplificare e uniformare le traduzioni asseverate, ha introdotto “moduli standard multilingue da utilizzare come supporto per la traduzione e allegati ai documenti pubblici nazionali relativi alla nascita, all'esistenza in vita, al decesso, al matrimonio (compresi la capacità di contrarre matrimonio e lo stato civile), all'unione registrata (compresi la capacità di sottoscrivere un’unione registrata e lo stato di unione registrata), al domicilio e/o alla residenza e all'assenza di precedenti penali”.

Cos’è l’asseverazione

Affinché abbia valore legale, un testo in traduzione deve essere asseverato; la procedura di asseverazione è un atto pubblico, tramite il quale un traduttore presta giuramento sulla propria traduzione. In pratica, ogni qual volta è necessario, il traduttore firma e timbra un apposito verbale di asseverazione, mediante il quale certifica di aver effettuato la traduzione rispettando i canoni di fedeltà e corrispondenza con il testo nella lingua di origine. Si tratta, in altre parole, di un atto formale con il quale lo specialista che si fatto carico della traduzione ‘giura’ di aver svolto correttamente il proprio lavoro. Ragion per cui, le traduzioni asseverate vengono chiamate anche traduzioni giurate.

Si tratta di un passaggio molto importante, indispensabile affinché il documento tradotto possa essere legalmente adoperato nell’ambito di un procedimento giudiziario internazionale o che veda coinvolti soggetti che parlano lingue diverse. Il documento tradotto nella lingua di destinazione, oltre a conservare lo stesso valore legale della versione originale, deve mantenere la medesima impostazione grafica, nei limiti del possibile. L’asseverazione richiede, inoltre, l’apposizione di una o più marche da bollo; a tal riguardo, non esiste una normativa univoca ma la procedura da seguire viene stabilita indipendentemente da ciascun tribunale (generalmente, è richiesta una marca da bollo fino a cento pagine di fascicolo).

La procedura di asseverazione non va confusa con la legalizzazione, ovvero la convalida di una firma su un documento di qualsiasi tipo, anche una traduzione già asseverata. Un atto deve essere legalizzato dall’ente che lo ha rilasciato; in Italia è possibile ottenere questo tipo di certificazione in Tribunale o in Prefettura. La legalizzazione può avvenire a mezzo apostille se il documento è rilasciato da un ente di un paese firmatario della Convenzione de L’Aia.

Asseverazione: in quali casi è necessaria?

Come spiegato sul sito specializzato in materia traduzioni-asseverate.com, in Italia le traduzioni asseverate sono necessarie in almeno due casi:

  1. Il primo caso è quello in cui sia necessario utilizzare in ambito legale un documento redatto originariamente in una lingua straniera, come ad esempio la documentazione per l’ottenimento della cittadinanza.
  2. Il secondo, invece, si concretizza nel momento in cui un atto scritto in italiano deve essere presentato presso l’autorità giudiziaria di un paese straniero.

Chi è abilitato ad asseverare una traduzione

In linea generale, l’asseverazione è compito di un perito o di un notaio. Quando la procedura viene effettuata presso l’apposito ufficio del Tribunale di riferimento, è il traduttore stesso a fare da perito; in alternativa, è possibile rivolgersi ad uno studio notarile.

È bene sottolineare come non tutti i traduttori possano farsi carico della procedura di asseverazione; quest’ultima, infatti, può essere effettuata soltanto da traduttori giurati iscritti ad un apposito albo, tenuto dal tribunale di competenza, ed ai professionisti iscritti al Ruolo dei Periti ed Esperti della Camera di Commercio. Se un traduttore è iscritto ad un'associazione di categoria con pubblica rilevanza, può asseverare la traduzione di un documento.

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