Quali autorizzazioni servono per un gazebo smontabile

Quali autorizzazioni servono per un gazebo smontabile

Quando si ha in mente di comprare e installare un gazebo, una delle prime preoccupazioni che vengono in mente riguarda la necessità di chiedere un’autorizzazione ad hoc in Comune. Ebbene, è necessario sapere che non per tutti i gazebo c’è bisogno di una licenza edilizia: per sapere quali sono i modelli che si possono installare senza vincoli è necessario tenere conto delle dimensioni, oltre che della stabilità dell’opera. Le autorizzazioni amministrative, infatti, sono obbligatorie per le costruzioni che devono essere fissate in maniera definitiva al suolo dando vita a uno spazio vivibile.

Come comportarsi con il gazebo pieghevole

Il gazebo pieghevole e smontabile, di conseguenza, non presuppone alcuna licenza ad hoc. In effetti, qualora fosse previsto l’obbligo del permesso di costruire con un gazebo smontabile, lo stesso dovrebbe avvenire per una tenda da campeggio: ed è evidente che così non è. Una recente pronuncia del Tar della Toscana, tuttavia, ha indicato che per l’installazione di un gazebo c’è bisogno del permesso di costruire se il modello in questione è di grandi dimensioni o ha caratteristiche tali da non consentire di ritenerlo un’opera precaria. In sostanza, volendo definire se la licenza edilizia occorre oppure no, ci si deve basare sul concreto impiego a cui l’opera realizzata sarà destinata.

Dove trovare un gazebo pieghevole

Se si è interessati a comprare un gazebo pieghevole ci si può rivolgere a Gazeboraybot, che propone modelli in acciaio e in alluminio capaci di assecondare le richieste più diverse. Quello che viene messo a disposizione della clientela è un catalogo ricco e variegato, con soluzioni in metallo leggero che garantiscono il massimo della resistenza pur risultando al contempo maneggevoli e leggere. La lunga durata nel tempo e gli alti standard di qualità offerti si traducono in modelli che possono essere usati anche in condizioni meteo avverse: il merito è, tra l’altro, dei teli in pvc impermeabili, che si tendono in modo ideale riuscendo a seguire la struttura su cui sono applicati.

Gazebo definitivo o temporaneo?

Tornando alla questione delle autorizzazioni, quando il gazebo è destinato a un uso temporaneo si ha a che fare con un’opera precaria, che in quanto tale fa parte dell’edilizia libera: non è richiesto il rispetto di distanze minime rispetto al confine e non servono permessi di alcun genere. D’altra parte, il discorso cambia nel caso in cui l’utilizzo non sia limitato ma permanente. In concreto, una costruzione precaria è caratterizzata soprattutto dall’utilizzo a cui è destinata, più che dal tipo di fissaggio a terra o dal materiale che viene usato.

La sentenza del Tar della Toscana

Per riprendere il pronunciamento del Tar della Toscana, non è da annoverarsi nella categoria delle strutture precarie un gazebo con una copertura in plastica e realizzato con tubi in ferro e infissi cementati al terreno. In questo caso, invece, si è a tutti gli effetti in presenza di una nuova costruzione, per la quale c’è bisogno del permesso di costruire. In altri termini, questo è un gazebo non precario, che determina un aumento certo del carico urbanistico: un manufatto che ha l’effetto di alterare lo stato dei luoghi e che è funzionale alla soddisfazione di necessità permanenti.

Le strutture leggere

Non è un dato importante il fatto che l’opera sia contraddistinta da una struttura leggera, così come non rileva la sua rimovibilità semplice. Infine, l’assenza di opere murarie non è un dettaglio che incide sulla decisione. Si ha un gazebo non precario quando esso è finalizzato a soddisfare necessità non contingenti ma prolungate nel corso del tempo, dal momento che l’attività svolta non è di carattere stagionale ma permanente.

menu
menu