Traduzioni asseverate: cosa sapere

Traduzioni asseverate: cosa sapere

Hai sempre sentito parlare di asseverazione ma non sai cos’è? Vuoi conoscere tutte le informazioni? Leggi l’articolo e cosa sapere sulle traduzioni asseverate.

Anche in Italia, sempre più spesso vengono richieste delle traduzioni giurate, cioè asseverate. Questo è dovuto alla necessità di un documento legale valido grazie proprio all’aumento di persone straniere nel nostro paese e all’incremento del commercio internazionale. Ma cosa sono in realtà le asseverazioni e chi può farle?

Te lo spieghiamo noi.

TRADUZIONI ASSEVERATE: ecco tutte le informazioni da sapere

Con l’avvento degli scambi commerciali con paesi di lingua straniera, è importante avere dei documenti che abbiano valenza legale sia in Italia che all’estero. Proprio per tale motivo, è obbligatoria una redazione ufficiale dell’asseverazione con la quale il documento di lingua straniera, tradotto con l’asseverazione, assume ufficialità come a quello originale.

Quindi, per tradurre un documento o un certificato da presentare a pubblico ufficiale, abbiamo bisogno di una traduzione asseverata

allegata al documento. Questo perché, senza l’asseverazione, il testo ufficiale non ha alcuna validità e quindi nullo in Italia e all’estero.

Proprio per questo, l’asseverazione rappresenta:

  • il giuramento della traduzione di un documento;
  • un obbligo per tutti i casi in cui è necessaria un’attestazione ufficiale sulla corrispondenza del testo tradotto con il testo originale;
  • la traduzione effettuata da un traduttore giurato, riconosciuto da tutti gli uffici amministrativi italiani e stranieri. Il professionista assume la responsabilità di quanto tradotto firmando un verbale di giuramento.

Ma chi può fare le traduzioni asseverate? Le asseverazioni possono essere redatte da un libero professionista iscritto o meno presso l’albo del Tribunale e della Camera di commercio.

Quando viene richiesta una traduzione, il traduttore è obbligato a presentarsi personalmente presso lo sportello dell’ufficio con un proprio documento di identificazione valido.

Il professionista traduttore giurato, affinché possa svolgere il suo lavoro, deve essere iscritto al Ruolo Periti ed Esperti della Camera di Commercio di competenza per territorio nella categoria Traduttori e Interpreti. Questo avviene solo dopo aver superato uno specifico esame.

Ma per quali documenti è obbligatoria l’asseverazione? Le traduzioni asseverate sono obbligatorie per gli atti utilizzati per scopi:

  • amministrativi;
  • governativi;
  • giudiziari.

L’asseverazione, quindi, è indispensabile per:

  • tutti gli atti dell’ufficio di stato civile come certificati di nascita, di matrimonio, di separazione, divorzio, morte, ecc.
  • brevetti e moduli, patenti e marche;
  • sente e udienze, certificati penali e atti giudiziari;
  • contratti di lavoro, di compravendita, di leasing, di prestito e di credito;
  • certificati medici e referti;
  • diplomi e attestati di studi, di formazione e di lavoro;
  • testamenti e successioni;
  • estratti dei registri di commercio, statuti e bilanci.

Il procedimento di asseverazione in Italia è abbastanza semplice e avviene attraverso 3 modalità, e coinvolge situazioni e professionisti diversi.

Infatti, le traduzioni asseverata vengono svolte in:

  • tribunale;
  • giudice di pace;
  • notaio.

Il traduttore, quindi, si reca presso uno di questi tre uffici per giurare, davanti all’ufficiale, che il documento che gli è stato precedentemente assegnato, sia stato tradotto fedelmente. Successivamente, l’atto è allegato ad un verbale che è firmato congiuntamente sia dal traduttore che dall’autorità competente. Questo ne attesta l’avvenuto giuramento e implica l’assunzione di responsabilità sulla traduzione, sia civile che penale.

Da sottolineare però che questa procedura è valida solo in Italia, proprio perché per altri Paesi l’iter richiesto per l’asseverazione è completamente diverso.

Proprio per tale motivo, se l’atto è destinato ad amministrazioni estere, occorre la legalizzazione della traduzione (o apostille) che viene rilasciata dalla Procura della Repubblica. Questa, prevede l’attestazione della qualità legale del pubblico ufficiale che firma sul un documento.

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