Social media del defunto: come gestire i profili di chi se n'è andato?

Al giorno d'oggi è difficile incontrare una persona che non abbia almeno un social network. Sulle piattaforme digitali, come Facebook, Instagram, Twitter, Tik Tok ecc.. condividiamo fatti della nostra vita, foto di famiglia e altri contenuti che riteniamo interessanti. Ma ti sei mai chiesto cosa succede ai nostri profili dopo la nostra morte? In questo articolo, spiegheremo le possibili destinazioni i profili personali dei defunti.

Continua a leggere per scoprire cosa può succedere ai social del defunto.

1) Cancellazione dell'account

La prima destinazione che si può dare al profilo di una persona deceduta è la cancellazione dell'account attraverso la richiesta. Fondamentalmente, questa opzione funziona per tutti i social network ad eccezione di Pinterest. Sulla piattaforma di condivisione delle immagini, infatti, i profili non vengono mai cancellati.

Vale la pena ricordare che ogni social network segue le proprie linee guida, ma il processo di esclusione è praticamente lo stesso. Il familiare o il tutore deve richiedere la rimozione dell'account, previa prova del grado di parentela e della morte dell'utente del profilo.

La cancellazione dell'account su Facebook, Instagram e LinkedIn avviene immediatamente dopo la conferma dei dati. Al contrario, su Twitter e Google il processo richiede più tempo: circa 6 e 9 mesi, rispettivamente.

2) Account con contatto erede

Questa opzione funziona solo per Facebook, Instagram e Google. Gli account configurati con il contatto erede sono quelli in cui il titolare stabilisce in anticipo una persona per gestire il suo profilo.

Su Facebook e Instagram, il contatto erede viene nominato prima della morte dell'utente. Da quel momento, può pubblicare, rispondere alle richieste di amicizia, aggiornare la foto del profilo e della copertina. Con l'autorizzazione preventiva del defunto, il contatto erede può anche scaricare le foto, modificare le informazioni del profilo e fare altre cose.

È importante sottolineare che il contatto erede avrà accesso solo al profilo dell'account della persona deceduta. Pertanto, non avrà accesso a informazioni personali, come i messaggi della chat.

Su Google esiste un processo simile, ma un po' più complicato. Dopo che il termine di inattività stabilito dall'utente dell'account è scaduto, la persona scelta può gestire i social media del defunto.

Se il proprietario opta per l'eliminazione dell'account, il contatto erede deve prestare attenzione alla scadenza stabilita. Infatti, questo periodo consente solo il download dei file, poiché poi saranno tutti eliminati.

3) Account commemorativo

Infine, la terza possibile destinazione per i social media del defunto, ha lo scopo di rendere omaggio alla persona cara. Instagram, LinkedIn e Facebook offrono questa possibilità, simile al processo di disattivazione dell'account. Tuttavia, la differenza è che il profilo viene trasformato in un account commemorativo: un luogo in cui amici e parenti possono ricordare la vita di qualcuno di speciale che se n'è andato.

In questo tipo di account, l'espressione "in memoria di" appare prima del nome del defunto. Questo profilo rimane statico, non riceve alcun tipo di notifica e non ci si può accedere. Pertanto, è un account che non può essere violato.

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