7 errori ricorrenti nelle piccole imprese che danneggiano l'attività

7 errori ricorrenti nelle piccole imprese che danneggiano l'attività

La gestione di un’azienda, seppur piccola, è molto difficile e spesso si commettono errori anche banali. L’esperienza storica delle grandi imprese di successo ha dimostrato che si può sempre trarre un vantaggio e imparare dagli errori commessi, tuttavia, è bene conoscere quali sono gli errori più comuni delle imprese che nel lungo termine possono danneggiare l’attività.

Ci sono 5 precise aree in cui le piccole imprese commettono gli errori più importanti e talvolta anche fatali: business model, strategie di marketing, brand, sviluppo prodotto e dati.

In queste aree si commettono errori dovuti al gap esistente tra la realtà ideale e quella descritta dai modelli accademici, quindi tra la realtà quotidiana delle piccole imprese e i modelli di business, spesso antiquati, che si trovano nei libri dell’università.

I 7 errori ricorrenti nelle piccole imprese 

Gli errori accadono e continueranno ad accadere durante il ciclo di vita di un’attività, spesso sono fondamentali per apprendere come gestire al meglio il business e talvolta sono fatali. Esplorare gli errori più comuni che commettono la maggior parte delle piccole imprese permette di apprendere dai competitors e avviare o migliorare la propria attività, evitando dei rischi inutili e dispendiosi. 

Ecco i 7 errori più comuni delle piccole imprese commessi da neo imprenditori o startup:

1. Pianificare in modo sbagliato

La mancata pianificazione oppure una pianificazione sbagliata è l’errore più comune, soprattutto durante il primo avvio dell’attività. Il business plan è fondamentale per guidare un’impresa e quando viene redatto nel modo sbagliato porta a grandi difficoltà nel prendere decisioni, coinvolgere investitori o ottenere prestiti. 

Quando l’esperienza scarseggia, è possibile utilizzare uno dei numerosi strumenti disponibili online che offrono un valido supporto durante la scrittura del business plan.

2. Non eseguire le ricerche di mercato

Non è possibile avviare un’attività sulla base dei consigli di amici e parenti, perché un business plan necessita di dati reali e basati sul mercato esistente, cu un target ben definito. Per questo motivo, l’analisi di mercato è fondamentale per un’attività prima dell’avvio del business e anche durante la gestione dell’attività. 

Le ricerche di mercato permettono di individuare e approfondire il target ideale, le abitudini di consumo, le tendenze e tutti gli aggiornamenti che possono modificare l’andamento delle vendite.

3. Non realizzare un sito web

Secondo alcuni studi, il 40% dei proprietari di piccole imprese non hanno un sito web e, in quest’era digitale, è un errore fatale. Ad oggi è molto semplice aprire e realizzare un sito web efficace grazie alle numerose agenzie, società di web hosting e professionisti che sono in grado, in base al budget, di progettare e gestire un sito web. 

Il sito è un biglietto da visita, è il primo luogo in cui un cliente può trovare informazioni sull’azienda e sui prodotti o servizi venduti. La maggior parte dei clienti, oggi, scartano a priori un’azienda senza sito web.

4. Sottovalutare il proprio prodotto

Se il prezzo non è abbastanza alto da realizzare un profitto sufficiente, pian piano l’attività si avvia verso il fallimento. Questo errore è molto comune nelle piccole imprese basate sui servizi che, spesso, giocano a ribasso per ottenere più clienti. 

E’ fondamentale utilizzare dei parametri di riferimento del settore che permettono di ottenere i giusti margini di profitto e di evitare la sottovalutazione del proprio prodotto o servizio. 

5. Non effettuare investimenti marketing

Sono ancora molte le piccole imprese che non effettuano investimenti nel marketing perché li ritengono delle spese non necessarie e cercano di pubblicizzarsi ancora oggi con metodi tradizionali che non permettono di costruire una consapevolezza del marchio, di creare interesse o generare dei potenziali clienti. 

Il marketing non è una spesa ma un investimento che varia a seconda del settore in cui si opera e degli obiettivi da raggiungere. Le entrate da investire sul marketing, per una piccola impresa, variano dal 2% fino al 10% e permettono di ottenere indietro anche il triplo del denaro speso.

6. Scegliere una nicchia troppo stretta o troppo ampia

Sono finiti i tempi in cui le piccole imprese agiscono esclusivamente su uno specifico target ben definito, quindi una nicchia che può essere troppo stretta o troppo ampia. I nuovi consumatori, infatti, si contraddistinguono in base alle loro diversità sull’età, il genere e gli interessi. 

E’ fondamentale creare un target equilibrato, non troppo piccolo e neanche troppo grande, che permette di attirare l’interesse degli investitori e di evitare il fallimento nel lungo periodo. L’equilibrio della nicchia permette di far crescere l’azienda e di prosperare in un paio di anni, l’ideale è trovare un target abbastanza piccolo per generare interesse ma abbastanza grande per generare un giusto profitto. 

Conclusioni

Questi sono solo 7 degli errori più comuni che le piccole imprese commettono almeno una volta durante l’avvio o la gestione dell’attività. Il modo migliore per evitare di incorrere in problematiche fatali, che possono portare alla chiusura dell’impresa, è quella di affidarsi sin da subito a consulenti e professionisti in grado di analizzare attentamente la situazione finanziaria e di mercato, in modo da offrire consigli precisi, sicuri ed efficienti.

Un altro aspetto a cui prestare molta attenzione è quello legale, che necessita di essere attentamente analizzato prima dell’avvio dell’attività. Ad esempio: è fondamentale scegliere la giusta tipologia di società da avviare, prestare attenzione alle normative da rispettare nella produzione e/o distribuzione di prodotti e servizi, prestare attenzione ai dati personali dei clienti e al loro trattamento.

Tutti questi aspetti devono essere analizzati assieme a professionisti del settore che analizzano la situazione legale della piccola impresa periodicamente e offrono aggiornamenti continui, in modo da evitare problematiche molto serie. 

Infine, è fondamentale cercare professionisti in grado di gestire la contabilità, così da evitare errori fiscali che possono trasformarsi in grosse perdite di denaro e, talvolta, possono portare alla chiusura dell’attività. La contabilità è un elemento principale di un’attività, deve essere sempre controllata e aggiornata seguendo le linee guida offerte dalle Istituzioni di riferimento (es: Agenzia delle Entrate). Ogni fattura, scontrino, parcella e documento devono essere registrati correttamente e conservati per tutto il periodo imposto dalla legge, ogni singola attività contabile deve essere trasparente e legale.

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