Tendenze nel mondo del lavoro
Il 2022 è stato l’anno del ritorno alla completa normalità e del cambiamento, sia nella vita privata che nel mondo del lavoro, in cui gran parte dei settori hanno subito un vera e propria rivoluzione.
Nel dettaglio, il mondo del lavoro ha visto cambiare non solo i metodi lavorativi, anche l’approccio in cui un datore di lavoro ha nei confronti di un dipendente. Si è sviluppata maggior consapevolezza da parte dei lavoratori e collaboratori che oggi conoscono le loro qualità e non hanno paura di mostrare le loro esigenze.
Tutti questi cambiamenti hanno portato all’introduzione di nuovi fenomeni che pian piano si sono trasformati in vere e proprie tendenze, cosa ci aspetta nel 2024 e nei prossimi anni?
Le nuove tendenze del mondo del lavoro
Come precedentemente detto, i cambiamenti nel mondo del lavoro si sono pian piano mutati in tendenze e riguardano molti aspetti della vita lavorativa, a partire dall’introduzione di concetti come diversity e inclusion, fino allo smart working e al concetto di working life.
Questi cambiamenti influenzano molti settori lavorativi, fatta specie per quei lavori dove la presenza fisica non è indispensabile e riesce a garantire produttività svolgendo la propria mansione da qualsivoglia posto.
Analizziamo nel dettaglio tutte le principali tendenze del lavoro:
Diversity & Inclusion
Il concetto di diversity e inclusion va di pari passo, quasi sempre, con il concetto di equity, un termine che fa riferimento alla trasparenza e correttezza nel processo di lavoro, in quanto deve essere equo per tutte le persone.
Equity comprende anche la diversità della vita del lavoratore, a partire dalla situazione economico-sociale da cui proviene fino al background della persona e dalle sue esigenze. Partendo dall’analisi di ogni singola situazione è possibile fornire al lavoratore una posizione equa.
Per diversity, invece, si intende una situazione di svantaggio dal quale proviene il lavoratore, come ad esempio le caratteristiche come disabilità, etnia e sesso potrebbero essere viste come limiti e non come qualità in più che la persona possiede.
Il concetto di inclusion fa riferimento ad un ambiente lavorativo in cui le situazioni dette in precedenza si trasformano in caratteristiche di qualità di ogni singola persona, che viene integrata assieme agli altri come valore aggiunto e come soggetto unico, senza limitazioni o differenze con gli altri colleghi.
Il fenomeno del downshifting
Il downshifting rappresenta un vero e proprio fenomeno con il quale il lavoratore preferisce lavorare meno o per meno ore, anche a stipendio ridotto, per migliorare la propria qualità di vita.
In molti paesi è stato messo in pratica questo nuovo fenomeno per testare le effettive qualità: in Scozia, Giappone e Islanda è stata introdotta la settimana corta, ovvero 4 giorni lavorativi su 7, con stipendio invariato. Il risultato ottenuto fino ad oggi è stato più che positivo.
Applicando questa nuova tendenza si è assistito ad un incremento di produttività e attenzione da parte dei dipendenti. Questo è dato dal fatto che ogni singolo lavoratore ha più tempo libero da dedicare alla propria vita privata.
Ma secondo il downshifting, il lavoratore è conscio del fatto di poter ottenere uno stipendio ridotto e lo accetta pur di lavorare meno ore a settimana. Questo è possibile in paesi in cui le persone non hanno un costo di vita elevato e non vedono il denaro come fonte di primaria importanza, al contrario, preferiscono dedicare il loro tempo alle loro passioni o stare con i propri familiari per abbassare drasticamente il livello di stress.
Great resignation
La great resignation non è considerata una proiezione futura, al contrario, rappresenta una tendenza già consolidata in molte aziende. Numerose sono le imprese che cercano di trattenere i propri talenti fornendo loro la possibilità di gestire in maniera totalmente autonoma le proprie mansioni, anche a distanza.
Digitale su tutti i livelli
L’evoluzione tecnologica e digitale abbraccia anche il mondo del lavoro, proponendo nuovi strumenti e software in grado di alleggerire il carico sul lavoratore, favorendo così la produttività.
Questi strumenti rappresentano un ulteriore aiuto per tutti i livelli di operatività, partendo dalle attività del semplice operaio fino ad arrivare alle attività svolte dal manager o da un amministratore.
L’importanza della salute psico-fisica
La salute mentale rappresenta uno degli aspetti maggiormente tralasciati nel dimenticatoio, in particolare nel settore del lavoro. In questi ultimi anni, invece, questo argomento ha rappresentato per molti settori uno dei principali elementi che si trovano alla base dei cambiamenti nel mondo de lavoro.
Tante sono le aziende che hanno istituito programmi mirati al benessere mentale dei dipendenti per ottenere un ambiente lavorativo sicuro e produttivo. I risultati parlano chiaro e sono molto positivi: in queste aziende si è registrato un aumento di produttività 25% dopo l’applicazione di questi programmi per la salute mentale.
La salute fisica è anch’essa molto importante sia per produttività e benessere in generale: a causa dello smart working molti lavoratori affermano di condurre una vita troppo sedentaria.
Questo nuovo fenomeno infatti ha spinto all’introduzione di programmi mirati al benessere fisico, alcune aziende hanno realizzato delle vere palestre in ufficio, mentre altre forniscono agevolazioni e scontistiche per motivare i dipendenti a svolgere una vita più sana grazie al fitness.
Anche in questo caso i risultati sono molto positivi: il 40% dei dipendenti di queste aziende, dopo aver aderito ai programmi di benessere fisico, è risultato più produttivo e le assenze per malattia si sono ridotte drasticamente.
Conclusione
Abbiamo compreso come questi ultimi due anni, per il lavoro, si sono dimostrati particolarmente ricchi di tendenze e nuovi fenomeni a cui le aziende non si sono sottratte. Abbiamo assistito a molti cambiamenti metodologici e comportamentali, sia da parte dei manager e titolari, che da parte dei dipendenti stessi.
I titolari delle grandi, medie e piccole imprese hanno dovuto far fronte alle nuove necessità dei propri dipendenti e all’urgenza di dover riorganizzazione il proprio ambiente lavorativo per salvaguardare la salute psicofisica dei dipendenti, al fine di non limitare ma incentivare un aumento di produzione.
Dall’altra parte, invece, troviamo i dipendenti caratterizzati da una maggiore consapevolezza di se stessi e dei propri talenti, che pongono una maggiore attenzione alla loro qualità di vita, anche a discapito di retribuzione.
Non c’è dubbio che queste tendenze rappresentano l’inizio di una nuova evoluzione sociale riguardante il mondo del lavoro, che nel corso degli anni tende a rivoluzionare tutti i settori.