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ossidodistruzione
 
DEPURAZIONE ACQUE DI SCARICO -TECNOLOGIA ABIOTICA “SUPEROXI”
 
Processo abiotico fotocatalitico Superoxi
 
VANTAGGI OTTENIBILI DAL PROCESSO DI OSSIDODISTRUZIONE
 
Depurazione abiotica acque di scarico
 
 
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VANTAGGI OTTENIBILI DAL PROCESSO DI OSSIDODISTRUZIONE

Rifiuti compatibili con il processo
biomasse putrescibili provenienti da impianti di separazione secco – umido o da raccolta differenziata ,FOS e compost fuori specifica, mercatali, scarti alimentari di qualsiasi genere,stallatico, fanghi biologici, scarti ligno-cellulosici, scarti agroindustriali, ecc.
Componenti pericolosi eventualmente presenti nel rifiuto
subiscono un processo di degradazione accelerata da parte dei superossidanti o vengono sequestrati all’interno dei setacci molecolari.
Recupero e riutilizzo del materiale a fine processo
il materiale ottenuto (BIOSEC) può essere utilizzato come biomassa combustibile (con elevato potere combustibile inferiore) o impiegato come compost in agricoltura o ripristino ambientale, a seconda della provenienza del rifiuto.
Inquinamento
il processo non ha assolutamente impatti negativi sull’ambiente, le emissioni sono praticamente nulle, i reflui post - trattamento possono essere scaricati in fognatura o recuperati come fertirriganti, pertanto:
- nessun inquinamento del terreno;
- nessun inquinamento atmosferico;
- nessun inquinamento delle acque;
- nessun inquinamento da odori.
Rischi
il processo non comporta rischi di alcun genere; l’impianto è dotato di tutti i presidi di allarme e sicurezza per gli addetti alle operazioni.
Flessibilità di lavorazione
un intero ciclo di trattamento superossidativo dura dalle 2 alle 3 ore (esso dipende dalla natura e provenienza del rifiuto). L’impianto può lavorare in continuo o per cicli. Interruzioni dovute a circostanze esterne non intralciano la lavorazione.
Consumi energetici
i consumi di energia elettrica sono estremamente contenuti; non ci sono consumi di acqua né di vapore.
Insediamento
tutto l’impianto può essere racchiuso in un capannone le cui dimensioni sono rapportate alla potenzialità dell’impianto ( 2 ton/h , 4 ton/h ,6 ton/h , 8 ton/h ,ecc) e dalla disposizione dei macchinari.
Ubicazione
generalmente l’impianto è dislocato in prossimità degli impianti di separazione secco-umido o nelle vicinanze di discariche. Per impianti asserviti a particolari cicli di produzione vengono sistemati all’interno di aree industriali.
Costi d’investimento
minimi rispetto agli altri sistemi di trattamenti di pari potenzialità.
Costi di manodopera
L’impianto necessita di un ridottissimo numero di addetti ( es.: n. 3 operai per un impianto da 4 ton/ora )
Costi per reagenti
il processo di ossidodistruzione impiega due tipologie di reagenti: una miscela di superossidanti ed un miscuglio di setacci molecolari. Entrambi hanno un costo limitatissimo (es: il costo attribuito al superossidante per trattare una tonnellata di rifiuti è di appena 16 Euro ) .
Costi di manutenzione
estremamente contenuti, considerato il ridotto numero delle componenti meccaniche e la elevata qualità dei materiali di costruzione.
Vantaggi ambientali
con la riduzione volumetrica e ponderale (fino al 70-80 %) del rifiuto iniziale , il prodotto finale trova ampia e facile ricollocazione nel circuito del recupero termico, agronomico o ambientale.
Vantaggi economici
il mancato esborso per il conferimento in discarica o agli inceneritori consente un rapido ammortamento dei costi dell’impianto ed un utile garantito nel tempo per il gestore pubblico o privato.
Accettabilità sociale
l’impianto è praticamente ad emissioni zero: pertanto nessun odore sgradevole, fumi, vapori, rumori, ecc.
Queste sue positive caratteristiche determinano un buon grado di accettabilità da parte delle popolazioni , perennemente in lotta contro gli insediamenti scelti per il trattamento dei rifiuti. (discariche, inceneritori, termovalorizzatori, ecc.)
Autorizzazione all’esercizio
l’ impianto è assoggettato alle autorizzazioni di cui all’art. 208 del D.Lgs 3 Aprile 2006, n.152.
 
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