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ossidodistruzione
 
DEPURAZIONE ACQUE DI SCARICO -TECNOLOGIA ABIOTICA “SUPEROXI”
 
Processo abiotico fotocatalitico Superoxi
 
VANTAGGI OTTENIBILI DAL PROCESSO DI OSSIDODISTRUZIONE
 
Depurazione abiotica acque di scarico
 
 
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Processo abiotico fotocatalitico Superoxi

Un processo innovativo, rapido, sicuro ed economico per il trattamento ed il recupero dei rifiuti liquidi ed assimilati


Scheda di sintesi

Nome del processo: SuperOxi
Tipologia: trattamento abiotico fotocatalitico a freddo per la
decomposizione superossidativa catalizzata delle sostanze inquinanti organici ed inorganici, contenuti nei rifiuti liquidi e assimilati ( fanghi, suoli inquinati ecc.).
Referente: EcoEnergy AbioTecnologie sas. via G. Marconi 325- 91016 – ERICE – TP - Ufficio Tecnico- Commerciale – strada Paceco 7 – 91100 – Trapani tel. e fax 0923360549 info@abiotic.it digiovanni15@interfree.it energy@cinte.it

Brevetto: internazionale , PCT - WO 2005/035148 A1
Impianto dimostrativo: presso COTRAL spa – Grottaferrata, presso Mattatoio conigli- Forlimpopoli, rifiuti liquidi da smaltimenti ligno-cellulosici – Casalmaggiore, Centro Ittico Mazarese srl – Mazarasdel Vallo, Itaca srl - Mazara del Vallo. ecc.
potenzialità max: capacità 100 m3/h
Rifiuti trattati: acque di processo di ossidodistruzione dei rifiuti, scarti liquidi di macellazione, scarti liquidi delle industrie alimentari ed agroindustriali , scarti liquidi allevamenti, acque di scarico civili ed industriali, fanghi e letami, bonifiche di siti inquinati e di sorgenti.
Breve descrizione del processo relativo a liquame tal quale o chiarificato :
Alimentazione impianto-
Il liquame, tal quale o chiarificato, viene immesso nel reattore in continuo attraverso prelievo dalla apposita vasca di raccolta.
Il trattamento del liquame tal quale richiede più tempo nel processo di depurazione rispetto al chiarificato.
A parità di portata per depurare il liquame tal quale occorrono circa il 60% in più di moduli Abiowastewater.
Il modulo depuratore interamente in acciaio inox è costituito da una vasca inferiore di reazione e di sedimentazione e da un cono superiore che funziona da fotocatalizzatore e da strippatore per liberare le sostanze gassose presenti
Il cono fotocatalizzatore del modulo produce “ozono” (O3) e “ossidrili” (OH)
Il cono infatti contiene granuli di setacci molecolari rivestiti di TiO2 (biossido di titanio) o di photon blu, entrambi potenti fotocatalizzatori che, eccitati dai raggi UVA solari o da lampada a raggi ultravioletti in dotazione, produce 03 e OH.
L’acqua che bagna il cono fotocatalitico trascina l’ozono e gli ossidrili nel sottostante reattore di processo abiotico superossidante ( superoxi ) nel quale in continuon affluiscono i liquidi da depurare e la miscela superossidante richiesta in aggiunta all’azione fotocatalitica..

La radiazione ultravioletta assorbita dai granuli fotocatalitici ad elevatissima superficie ( 200 m2/gr. ) presenti nel cono i n presenza dell’ossigeno atmosferico biatomico lo spacca consentendo alle molecole singole di ossigeno di accoppiarsi immediatamente con l’ossigeno atmosferico O2, così da produrre ozono O3.
Se invece l’azione fotocatalitica si svolge in presenza di aria umida o di acqua, rompendo i legami e libera OH- negativo.
Gli ossidrili (OH) interagiscono con l’idrogeno (H) e con l’ossigeno completando l’opera dell’ozono.
I raggi UV stimolano la zeolite (setacci molecolari), contenuta sia nel cono che nella vasca del modulo, ad adsorbire (adsorbe in modo da non essere lisciviare l’adsorbito ).
I setacci molecolari adsorbono e degradano attraverso la reazione abiotica superossidativa, un’infinità di molecole inquinanti e più che altro dannose per tutti i processi biologici, tra cui: metalli pesanti, ammoniaca, azoto, grassi a catena lunga, olii, prodotti petroliferi, tra cui il benzene ecc.
Nel caso del liquame suino, l’Oxitrimer necessario in partenza corrisponde a circa il 2% del volume del modulo (7 m3) e cioè 14-15 lt.
Costo litro attuale (inizio 2008) dell’Oxitrimer 0,65 € .
La quantità di Oxitrimer necessaria, viene dosata automaticamente mediante un apparecchio chiamato “REDOX” che calcola la domanda di ossigeno richiesta dal processo di depurazione.
Il consumo quotidiano di Oxitrimer è comunque minimo, legato anche alla concentrazione del prodotto da depurare e dalla presenza o meno di sole o di luminosità solare.
L’Oxitrimer è composto da una miscela che contiene principalmente H202 (perossido di idrogeno e cioè acqua ossi-genata), CH3COOH (acido acetico), C6H8O7 (acido citrico).
Attraverso la superossidazione e la miscelazione nella vasca del modulo, l’azoto organico si degrada in azoto inorganico.
I setacci molecolari presenti nella vasca degradano l’azoto inorganico ad azoto gassoso (N2 gas) ed ossigeno, che viene strippato nel continuo riciclaggio delle acque depurate sui coni fotocatalizzatori.
L’azoto ammoniacale (NH4), in modo particolare, viene trasformato in azoto nitrico (sale NO3) ed azoto gassoso.
L’azoto nitrico viene trattenuto nei setacci molecolari in modo permanente sotto forma di sale non solubile.
Grazie a questo meccanismo la zeolite, una volta satura, potrà essere gettata in discarica senza possibilità di inquinamento dell’ambiente circostante e delle falde acquifere.
Le molecole volatili, H, O e CO2 (anidride carbonica) come abbiamo visto si liberano nell’atmosfera in fase di strippaggio.
L’ozono perde una molecola di ossigeno e si ricompone con quella dell’idrogeno.
Le molecole pesanti, al pari dell’azoto nitrico, vengono trattenute dall’azione di adsorbimento dei setacci molecolari.
Quindi, le molecole di tutti i metalli pesanti, fosforo, antibiotici e altre molecole derivanti dall’uso di disinfettanti (cloro, tensioattivi ecc.) vengono adsorbite in modo permanente dai setacci molecolari.
L’ innovazione del processo, brevettato, consiste principalmente nell’aver combinato l’azione della zeolite con quella prodotta dall’ossido di titanio (TiO2).
Il liquido finale ottenuto dopo la depurazione può contenere zero o più azoto secondo le necessità dell’allevatore o degli obblighi di legge.







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Emissioni : la presenza nell’impianto di setacci molecolari e dello stesso processo abiotico superossidativo, limitano eventuali frazioni odorigene nel corso del processo.
Vantaggi:
rapidità dell’ intero processo, nessun dispendio di energia da fonti esterne nella fase di depolimerizzazione delle sostanze inquinanti in anidride carbonica e sali minerali inerti; completa igienizzazione e stabilizzazione della frazione biodegradabile; cattura e illisciviabiltà degli eventuali cationi indesiderati (es. metalli pesanti) eventualmente presenti nel rifiuto originale, grazie all’azione sequestrante espletata dai setacci molecolari naturali;
riduzione volumetrica e ponderale della massa iniziale dei fanghi e loro completa stabilizzazione;
; economicità nello stoccaggio e trasporto dei fanghi di risulta.
Prodotto ottenibile a fine processo : scarico perfettamente igienizzato, imputrescibile, esente da odori, stabile.
Recupero ed impiego delle acque e dei fanghi: in linea generale ne è possibile una conveniente valorizzazione irrigua
Per i fanghi se ne può prevedere l’utilizzo come integratore di compost.
Procedura di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto:
La documentazione relativa deve tenere conto della legislazione regionale, provinciale e comunale
Ultima revisione E.Pirone/Ecopraxis 06/2007
Nota a cura dell’addetto stampa della EcoEnergy AbioTecnologie sas info@abiotic.it con sede in Erice – TP-
Andrea Di Giovanni digiovanni15@interfree.it
tel. 3333601819
 
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