Article marketing > Servizi

La sicurezza sul lavoro per le imprese di pulizie

Argomenti trattati:
impresa di pulizie Torino

Le imprese di pulizie sono tenute a garantire ai propri dipendenti i più elevati standard di sicurezza a tutela della loro incolumità e del loro benessere. Le varie disposizioni che riguardano la sicurezza sul posto di lavoro vengono applicate a tutti coloro che, a prescindere dal tipo di contratto che hanno sottoscritto, prestano la propria opera all'interno dell'impresa. In molte circostanze le aziende del settore si avvalgono dei cosiddetti lavoratori atipici, e anche nel loro caso è fondamentale specificare, già in fase contrattuale, le modalità di suddivisione degli oneri e delle competenze della sicurezza secondo la legge.

Il codice Ateco per le imprese di pulizie

Un'impresa di pulizie a Torino o in qualunque altra città italiana rientra nel codice Ateco 81.21 o nel codice Ateco 81.22. Il primo riguarda la pulizia generale di edifici, e quindi non specializzata, mentre la seconda è relativa alla pulizia di macchinari industriali, impianti ed edifici di tipo specializzato. L'attività di pulizia specializzata può a sua volta essa distinta in attività di sterilizzazione di attrezzature medico sanitarie o attività di pulizia specializzata differenti. 

Gli infortuni sul lavoro tra gli addetti

Secondo i dati Inail, la Lombardia è la regione italiana al primo posto nella classifica degli infortuni indennizzati, con una quota del 19% che corrisponde a 1.804 infortuni; in seconda posizione c'è l'Emilia-Romagna, con oltre il 13% e 1.259 casi, mentre sul terzo gradino del podio c'è il Lazio, con l'11% e 1.050 indennizzi. Tali dati riguardano, ovviamente, solo gli infortuni del settore delle pulizie che sono stati denunciati e hanno permesso di ottenere un indennizzo. Vale la pena di mettere in evidenza, in ogni caso, che il 17% degli infortuni si è verificato non sul posto di lavoro ma in itinere, e quindi nel viaggio compiuto dai lavoratori da casa al lavoro o viceversa: pertanto essi non possono essere imputati a cause che riguardano la specifica attività lavorativa. Il lato opposto della classifica vedere al primo posto il Molise, con appena 10 casi, seguito dalla Valle d'Aosta, con 27 casi, e dalla Basilicata, con 48 casi. Come si può intuire, tali dati statistici sono collegati al numero dei residenti in ogni regione, e quindi alla quantità di imprese di pulizie che in ogni regione sono attive. 

Quali sono gli infortuni e i rischi più frequenti

Prendendo in esame le informazioni fornite dall'Inail, si può notare che le contusioni rappresentano il 40% degli infortuni, mentre le distorsioni e le lussazioni riguardano il 30% dei casi. In poco più di 14 casi su 100, invece, viene riscontrata una frattura. Di conseguenza, in poco meno dell'85% delle denunce gli infortuni sono dovuti a uno scivolamento, a un urto o a una caduta, vale a dire un trauma da impatto, mentre appena nel 10% dei casi si ha a che fare con una ferita, di solito da punta o da taglio.

I pericoli per chi lavora in un'impresa di pulizie

Ma quali rischi effettivi corre un addetto di un'impresa delle pulizie? L'impiego di una scala, di un secchio o di uno spazzolone può determinare un movimento scorretto, mentre la ripetizione delle stesse azioni può dare origine a una lesione che riguarda le ossa o i muscoli. Oltre alle contusioni dovute alle cadute, c'è da tenere conto dell'esposizione a sorgenti rumorose. Gli ambienti di lavoro, i processi lavorativi e le attrezzature che vengono adoperate sono tutte potenziali fonti di rischi: si pensi alle vibrazioni a carico delle braccia per chi usa le idropulitrici, ma anche al pericolo di ustionarsi con il vapore o all'elettrocuzione connessa all'uso di lucidatrici, aspirapolveri o altri dispositivi per la pulizia. I parapetti e i pavimenti scivolosi, a loro volta, non possono essere considerati sicuri al 100%.