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La normativa ATP per il trasporto alimentare

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Nell'ambito del trasporto alimentare, una normativa di grande valore è la ATP, la cui sigla è l'acronimo dell'espressione in lingua inglese Accord Transport Perissable. Si tratta di una norma internazionale che riguarda le condizioni di trasporto relative agli alimenti deperibili, che in quanto tali hanno bisogno del rispetto della cosiddetta catena del freddo. L'accordo europeo firmato all'inizio degli anni Settanta a Ginevra ha permesso di arrivare all'ATP, che coinvolge il Belgio, la Norvegia, l'Austria, la Danimarca, la Bulgaria, la Croazia, la Slovenia, la Finlandia, il Lussemburgo, la Germania, la Francia, il Portogallo, l'Irlanda, il Regno Unito, la Repubblica Ceca, l'Ungheria, la Svizzera, la Svezia, la Slovacchia e i Paesi Bassi, oltre - ovviamente - all'Italia. Alla normativa, per altro, aderiscono anche Paesi non europei, tra i quali gli Stati Uniti, il Marocco e la Russia.

Perché la normativa ATP è importante

La normativa ha un ruolo molto importante nel settore dei trasporti alimentari dal momento che definisce le classi dei veicoli che sono adibiti al trasporto di prodotti alimentari, e al tempo stesso identifica gli alimenti deperibili, stabilendo a quali temperature essi vanno trasportati. Inoltre, la normativa segnala le regole che devono essere rispettate per la progettazione e la realizzazione di allestimenti refrigerati e isotermici. Le disposizioni coinvolgono non solo le merci che sono trasportate su strada, ma anche quelle che viaggiano sui treni e quelle che presuppongono tratte marittime di non più di 150 chilometri.

Come si può intuire, lo scopo della ATP è quello di garantire il rispetto della sicurezza alimentare, attraverso una serie di soluzioni che servono a salvaguardare le norme di conservazione degli alimenti, con una specifica attenzione alla catena del freddo. Le tecnologie più avanzate consentono di accertare se le indicazioni contenute nella normativa siano rispettate o meno, attraverso piattaforme e sensori che consentono di controllare le condizioni in cui gli alimenti deperibili vengono trasportati. Si pensi, per esempio, al sistema Frosted, che garantisce il telecontrollo e la tracciabilità attraverso la tecnologia GPRS: in pratica ogni fase di trasporto può essere monitorata, sia che essa avvenga via mare, su rotaia o su strada.

La catena del freddo

Ma in che cosa consiste nello specifico la catena del freddo? Essa non è altro che il ciclo percorso dagli alimenti - ma anche, per esempio, dai medicinali - dal momento della produzione a quello della consegna al consumatore, e riguarda i prodotti che devono essere tenuti a una certa temperatura, in modo tale che possano essere assicurate le loro condizioni igieniche e le loro qualità.

Tenendo la temperatura sotto controllo, si ha la possibilità di limitare il pericolo di choc termici, i quali rischiano di compromettere le caratteristiche organolettiche dei cibi. Nel momento in cui la catena del freddo si dovesse rompere, i prodotti sarebbero deteriorati, così che la loro durata risulterebbe ridotta: in altri termini, non potrebbe più essere ritenuta valida la data di scadenza riportata in etichetta, con conseguenze facili da intuire dal punto di vista della sicurezza.