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Tecnologia del suono: l'home theatre

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casse home theatre

Che si parli di home theatre o di home theater in base alla dizione inglese o a quella americana, poco cambia: in ogni caso, si sta facendo riferimento alla riproduzione domestica in forma elettronica di contenuti teatrali - o, più spesso, cinematografici -. Un impianto di questo tipo è costituito da due altoparlanti frontali, da un altoparlante centrale, da un lettore blu-ray o dvd, da un amplificatore e da un videoproiettore, anche se più spesso al posto di quest'ultimo è presente uno schermo televisivo. Lo scopo di un home theatre è quello di assicurare sensazioni che risultino, sia sul piano visivo che sul piano uditivo, il più possibile fedeli e simili a quelle che si potrebbero avvertire all'interno di un teatro o di un cinema.

Le specifiche tecniche

A dire la verità, per poter distinguere un home theatre non vi sono delle specifiche tecniche che devono essere rispettate, fermo restando che è indispensabile la presenza del surround. L'home theatre può essere considerato come un comparto dell'home video che ha quasi 40 anni di storia alle spalle, essendo nato all'inizio degli anni '80 in seguito all'introduzione del primo standard audio concepito apposta per l'home video, il Dolby Surround, così chiamato proprio perché munito di surround. Con l'espressione "home theatre", in ogni caso, per estensione si va a indicare anche la serie di dispositivi video e audio di cui si ha bisogno per garantire la riproduzione domestica. Proprio perché non vi sono specifiche tecniche, la gamma di impianti con cui si può avere a che fare è molto ampia: vi sono sistemi che costano poche centinaia di euro e ve ne sono altri, molto più performanti, che possono presupporre una spesa di decine di migliaia di euro.

Lo schermo

Insieme con le casse home theatre, lo schermo rappresenta una delle componenti più importanti di un impianto. Esso può essere LCD o al plasma: il primo si caratterizza per consumi inferiori rispetto al secondo, il quale non di rado è anche più grande. Ovviamente con un televisore al plasma le immagini sono più definite, in virtù di una qualità superiore sia della luminosità che del contrasto. Con il plasma si può beneficiare, insomma, di una luminosità impeccabile e di colori naturali, oltre che di un angolo di visione che supera i 160 gradi. Ovviamente i costi sono più elevati, ma si tratta di una spesa che vale la pena di affrontare: uno schermo al plasma è quanto di meglio si possa desiderare per un home theatre.

Per ciò che riguarda la risoluzione, il suggerimento è quello di non scendere sotto i 1366 x 768 pixel, mentre a proposito delle dimensioni è ovvio che molto dipende dalla quantità di denaro che si è disposti a investire, oltre che dalla metratura del contesto in cui l'impianto deve essere collocato. Non è superfluo specificare che il numero di pixel delle immagini aumenta con l'aumentare delle dimensioni dello schermo. In genere, è meglio non scendere sotto i 32 pollici. Il valore minimo della luminanza, invece, dovrebbe essere di 1.ooo cd per metro quadro. 

L'audio di un home theatre

La qualità del suono di un home theatre dipende dagli altoparlanti: il sistema audio può essere costituito da vari componenti. In particolare i due altoparlanti anteriori servono a riprodurre la musica e l'ambiente, mentre quello centrale favorisce la diffusione delle voci del dialogo. Mentre il subwoofer ha a che fare con i suoni acuti e con quelli gravi, gli altoparlanti surround sono concepiti e realizzati per trasmettere nello spazio circostante un suono dinamico. Gli altoparlanti possono essere a colonne, a biblioteche, built-in, compatti, e così via: un vasto assortimento di soluzioni che si possono adattare alle esigenze più diverse.