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Borse lavoro: cosa sono e a cosa servono

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borsa lavoro di Bolzano

Tra i tanti strumenti messi in campo in questi anni dalle istituzioni italiane per combattere la disoccupazione, vi sono anche le cosiddette "borse lavoro", che offrono l'opportunità a soggetti in particolari situazioni di effettuare un'esperienza lavorativa all'interno di aziende private. Considerando infatti il momento di particolare difficoltà, che diverse persone stanno affrontando nella ricerca di opportunità lavorative, nell'inserimento o reinserimento nello stesso mercato del lavoro, le istituzioni centrali e locali cercano non solo di tutelare quei soggetti che hanno perso un impiego, ma anche favorire l'inserimento di quelli che si affacciano per la prima volta in questa realtà ed in particolare a coloro che rappresentano categorie cosiddette svantaggiate appunto.

Istituite da diverse realtà locali e disponibili su buona parte del territorio nazionale, dalla borsa lavoro di Bolzano a quella di Palermo, queste sono preziosi strumenti di contrasto alla disoccupazione e che permettono inoltre di effettuare importanti esperienze lavorative a diversi soggetti. Ma cosa sono nel dettaglio quindi queste borse lavoro e a cosa servono?

Queste non sono altro che progetti o strumenti pratico-formativi che enti, quali ad esempio Comuni, Province, associazioni di volontariato, fondazioni o cooperative sociali, attivano con alcune aziende e attraverso cui permettere di svolgere un'esperienza lavorativa, sotto forma di stage o tirocini formativi in diversi settori, a determinati soggetti rientranti nelle cosiddette fasce "deboli". Generalmente questi sono giovani, studenti, disoccupati o inoccupati, persone diversamente abili, ex-detenuti e invalidi. Altri requisiti richiesti generalmente per rientrare in tali progetti sono una determinata fascia di età (solitamente tra i 21 ed i 32 anni) e, in alcuni casi, la residenza in particolari aree geografiche.

Tale esperienza lavorativa non rappresenta un impiego di tipo subordinato a tutti gli effetti, in quanto il compenso previsto per il soggetto (che può essere variabile, tuttavia sempre intorno a qualche centinaia di Euro al mese) è erogato non dall'azienda ma dall'ente promotore del progetto o la borsa lavoro. Inoltre, le attività, le mansioni svolte, gli orari e la durata complessiva di questa esperienza sono determinati ed oggetto di un apposito documento sottoscritto tra ente ed azienda presso cui il soggetto presterà la sua opera. Generalmente, la durata di questo progetto varia dai due mesi fino ad un anno.

La borsa lavoro comunque mira soprattutto a permettere ai soggetti rientranti nelle fasce deboli di acquisire esperienza lavorativa, capacità e competenze utili per poter inserirsi o rientrare nel mondo del lavoro. Naturalmente, al termine del progetto è possibile anche che l'azienda possa formulare una vera e propria proposta lavorativa alla persona impiegata in tale esperienza. Inoltre, il compenso ricevuto durante lo svolgimento del progetto non rientra nell'ambito dei sussidi statali, di conseguenza esso è oggetto di normale tassazione in base alla normativa vigente.