Article marketing > Prestiti e investimenti

Mutui di surroga

Molti nostri connazionali hanno acceso mutui anni fa con condizioni di mercato completamente diverse. Con l'andare del tempo e con la stringente crisi finanziaria vari aspetti sono cambiati e quella di abbassare la rata è un'esigenza sentita da molti. Non sempre la propria banca viene però incontro alle nuove esigenze e non sempre adegua i tassi e le clausole con quelli proposti dal mercato. Cosa si può fare quindi per rivedere i parametri e il proprio piano di ammortamento?

La soluzione migliore è rivolgersi ad un altro istituto di credito e optare per il mutuo di surroga, la decisione ideale per tutti coloro che hanno già in essere un finanziamento e desiderano risparmiare sulla rata mensile. L'unica condizione per poter accedere alla surroga è che i mutuatari non siano stati protagonisti di alcun ritardo di pagamento nel corso dell'esistente piano di rimborso. Altro aspetto da considerare è che l'importo della surroga deve essere obbligatoriamente uguale all'ammontare del debito residuo (ovvero la cifra da rimborsare al precedente ente finanziatore). Possono invece cambiare la durata del finanziamento e la tipologia di tasso di interesse.

I mutui di surroga sono sul mercato italiano a partire dal 2007, quando il Decreto Bersani ha introdotto la facoltà di trasferire il finanziamento in essere dal proprio istituto di credito ad un altro a costi zero. Tutto questo al fine di potersi avvantaggiare di condizioni economiche maggiormente vantaggiose. Un grande beneficio per i consumatori e un elemento da considerare attentamente da parte delle banche che non possono più fare conto su un numero fisso di clienti acquisiti e che devono monitorare costantemente la concorrenza. Non c'è più, in altre parole, un vincolo di durata in quanto viene riconosciuto al mutuatario il diritto di cercare una soluzione più favorevole sulla base dell'evoluzione della sua situazione finanziaria e del mercato in generale (si pensi all'abbassamento dei tassi di interesse e al ricalcolo degli spread).

Fonte: http://sosmutui.com/