Il sogno è e rappresenta un enigma della mente inconscia, ma non è una realtà altra, quanto piuttosto una mediazione tra la realtà “della luce” e quella della mente nella quiete “notturna e oscura”. La sua interpretazione rappresenta solamente uno dei sistemi per provare ad interpretare ciò che nella sua forma ambigua la realtà cerca di dirci. 

PER CITARE SCHOPENAUER: La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. 

Perché sfogliarli a caso è sognare? Certamente non siamo qui per fornire in interpretazione culturale della frase, ma possiamo azzardare delle ipotesi questo si, come possiamo trovare nel dizionario dei sogni. La dimensione onirica è quella che ci mostra la bellezza e la stranezza, ci permette di rilassare corpo e mente e di farci delle domande che esigono risposte, ci culla fondamentalmente quindi siccome è impalpabile e non sempre si può controllare libera noi stesse-i in qualche misura, quindi forse ecco il senso della frase.

E interpretare i sogni è un po’ riappropriarci di un canale comunicativo inconscio che ci fornisce dei massaggi talvolta davvero incomprensibili, e assieme ad essi l’accesso diretto al fantastico che nella vita ordinaria risulta essere perlopiù assente.