Article marketing > Servizi

Richiede la visura protesti e si rivolge al Garante: risarcito

Argomenti trattati:
protesti, visura protesti

La vicenda ha fatto giurisprudenza, perché potrebbe essere usata per casi analoghi come precedente. Un uomo si vede rifiutare una richiesta di finanziamento per acquistare un'auto perché, dalla banca dati della società finanziaria alla quale si è rivolto, l'uomo risulta un cattivo pagatore.

L'uomo richiede una visura protesti per verificare la propria situazione e scopre che non ci sono protesti a suo carico: le pratiche burocratiche sul suo conto sono state aggiornate. Perché allora rifiutare la richiesta di finanziamento? Tutto era cominciato qualche anno prima, quando all'uomo viene notificato un assegno senza copertura.

L'uomo aveva poi riabilitato il suo nome presso gli organi competenti (che avevano poi modificato i dati sulla visura protesti), ma nel database privato dell'ente che aveva emesso l'assegno non risultava riscosso il pagamento. Quando la società finanziaria ha poi visualizzato il registro privato (e non quello ufficiale, come richiedevano le procedure), ha rifiutato il finanziamento al malcapitato.

L'uomo si è così rivolto al Garante della Privacy, chiedendo la cancellazione del proprio nome anche su questo archivio privato e il risarcimento per il danno subìto. Il Garante gli ha dato ragione e ha condannato sia l'ente che era in possesso di questo registro che la società finanziaria che lo aveva utilizzato a risarcirlo.

Una volta cancellate le pendenze in corso dalle visure protesti, infatti, tutti gli altri documenti che richiedano l'estinzione del debito perdono di valore. L'ente era tenuto a modificare tempestivamente i dati dell'uomo una volta ricevuto il pagamento dell'assegno, così come la Pubblica Amministrazione aveva fatto con la sua visura protesti.

Questa negligenza è costata quindi cara a chi di competenza. Il caso fa giurisprudenza perché, se un'altra persona dovesse trovarsi con la visura protesti in regola, ma con assurde richieste di pagamento del debito, potrebbe utilizzare la decisione del Garante della Privacy per riabilitare il proprio nome, ma soprattutto per richiedere eventuali danni.

Per questo, documenti come le visure protesti dovrebbero essere sempre a portata di mano, anche per chi non è considerato cattivo pagatore: solo grazie ai dati presenti nella visura protesti, l'uomo ha potuto dimostrare la sua estraneità ai fatti e richiedere il parere autorevole del Garante.