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Riforma Fornero: Quale futuro per i precari?

Argomenti trattati:
riforma fornero, lavoro

Il 2013 si apre con molte incertezze sul fronte economico, in modo particolare tutte le persone che in questo momento si trovano nella situazione di avere il proprio contratto in scadenza, rischiano di avere nel 2013 condizioni maggiormente peggiorative rispetto alla loro attuale situazione. Il problema dei precari è sotto gli occhi di tutti, molti anni fa si è fatta una scelta che puntava a una deregolamentazione di quello che era il mercato del lavoro, da più parti accusato di avere sistemi di inserimento troppo rigidi e eccessivamente cristallizzati. Per questo motivo si è deciso di aprire a contratti di tipo maggiormente elastico, favorendo l’introduzione di un criterio definito di flessibilità in entrata, nel corso del tempo questo modo di concepire i nuovi contratti di lavoro è diventato uno strumento utilizzato in maniera differente. Il precariato è diventato un problema cronico che ha portato molto giovani in cerca di lavoro ad avere condizioni di vita lavorativa molto stressanti, poco tutelati e in alcuni casi ricattati dalle aziende che hanno spinto sul principio della elasticità per avere maggiore competitività. La Riforma Fornero pare in questo senso creare delle condizioni peggiorative rispetto agli anni passati, l’inizio del 2013 è all’insegna di una grande quantità di contratti precari in scadenza, tuttavia i meccanismi introdotti peggiorano ulteriormente le condizioni dei precari. Il 2013 sarà un anno nel quale il rinnovo del contratto verrà fatto con ancora minori ammortizzatori rispetto a quelli del passato, la soluzione non può certamente essere quella di aprire la partita iva o usare i buoni vaucher. In Liguria la situazione dei contratti è veramente desolante, ormai un contratto a tempo indeterminato sembra essere diventato un miraggio e il ricorso a forme contrattuali flessibili invece è oggi come oggi la regola. La Liguria da questo punto di vista presenta anche una situazione di contratti a tempo determinato in aumento rispetto al passato, le aziende cercano di ammortizzare i costi della crisi ricorrendo a forme contrattuali sempre più elastiche o ai tirocini gratuiti. Il precariato non è solo una condizione temporanea del lavoratore, nella città di Genova esiste un precariato diventato ormai storico, ricordiamo in tal senso la situazione dei ricercatori del Gaslini e di San Martino.