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Dal narcisismo sano ai disturbi narcisistici

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disturbi narcisistici

Il narcisismo sano è associato all'ambizione e alla assertività. Il narcisismo patologico, invece, si associa alla grandiosità e all'indifferenza. La tradizionale diagnosi categoriale di disturbo narcisistico, che nonostante i suoi difetti questa utile prima guida per il clinico, elenca i classici sintomi della grandiosità, del bisogno di ammirazione, e della mancanza di empatia. La persona patologicamente narcisista prova abnorme invidia, mostra presunzione e arroganza, e si immerge spesso in fantasie grandiose di arricchimento, successo sociale e fama. Al di là del tema della presunzione, traspare nel narcisismo patologico, e talora appare in primo piano, un livello di autostima instabile o fragile, che comunque gestito attraverso la ricerca di attenzione, l'eccessivo riferimento al giudizio degli altri su di sé e la convinzione che tutto le sia comunque dovuto.

Troviamo molte altre forme cliniche come il narcisismo svuotato di emozioni, quello amoroso, quello perverso, quello opposto traumatico, quello maligno, e poi ancora forma di narcisismo psicopatico, paranoide, auto-sprezzante, antisociale, a evoluzione delirante ingravescente, e si potrebbe continuare.

La disorganizzazione dell'attaccamento nei primi due anni di vita, che consegue al maltrattamento o alla trascuratezza da parte dei genitori e spesso seguita dallo sviluppo di strategie interpersonali dette controllanti, che possono essere affidabile mente diagnosticate in età scolare. Abbiamo almeno quattro itinerari di sviluppo che si dipartono dall' attaccamento disorganizzato, e che potrebbero facilitare tipi diversi di narcisismo patologico. Una forma potrebbe essere caratterizzata da tratti di oblatività compulsiva; un'altra da ricerca di dominanza grossolana che suggerisce l'abitudine ai comportamenti infantilmente aggressivi e direttamente punitivi; una terza ricorda piuttosto i tratti di sfida tipici dell'aggressività massiva ("soffro, prova a consolarmi se ci riesci"); una quarta mescola o alterna caoticamente offerte inappropriate di affetto (oblatività coatta), manifestazioni di autosufficienza obbligata e condotte punitive miranti a controllare l'attenzione degli altri.

La maggioranza dei casi disturbo narcisistico trae origine dalla disorganizzazione precoce dell'attaccamento. Solidi dati di ricerca sono stati raccolti per l'associazione fra attaccamento disorganizzato e disturbo border-line, concettualmente correlati all'organizzazione difensiva di tipo narcisistico. La sicurezza nei rapporti precoci di attaccamento è un dimostrato fattore di protezione d'ogni rischio di psicopatologia, ma non protegge nel 100% dei casi. Anche se provengono da esperienze sicure di attaccamento, possono incontrare sufficienti fattori di rischio per andare incontro a vari disturbi psicopatologico, incluse talune forme cliniche del disturbo narcisistico.

Ci sembra legittimo, ipotizzare che sia veicolo di narcisismo l'appartenere, fin dall'età scolare o nell'adolescenza, a bande di coetanei dediti a mostrare, con arrogante sarcasmo o violenza fisica la superiorità del proprio gruppo sugli altri. Il sistema motivazionale cooperativo-paritetico sfugge a ogni possibile coinvolgimento nelle dinamiche narcisistiche: gli scambi comunicativi fra pari, che si percepiscono reciprocamente come tali, non consentono alcuna forma (neppure benevolmente covert) di manipolazione dell'attenzione interpersonale che, come vedremo avanti e condizione necessaria per il narcisismo.

I narcisisti vengono in genere categorizzarti nel tipo overt quando sono palesemente, goffamente e talora fastidiosamente alla ricerca dell'attenzione altrui, e inoltre poco capaci di empatia. I covert, invece, sembrano agire "sotto copertura" nella loro ricerca dell'altrui attenzione, apparendo modesti, riservati e assolutamente gradevoli. Quelli in cui livello elevato utilizzano strategie sofisticate basate sulla capacità di leggere la mente degli altri (sono i covert), mentre i meno dotati nella stessa forma di intelligenza applicano strategie più grossolane, che non tengono conto del contesto e delle caratteristiche, gusti e preferenze dell'interlocutore. In altre parole, il supposto criterio diagnostico dell'assenza di empatia, che dovrebbe caratterizzare tutte le forme di narcisismo patologico, è sintomatico solo di alcune. La capacità di empatia e ben sviluppati alcuni pazienti narcisisti: solo, essa viene usata per brevi momenti, e poi subito capovolta in uno strumento per ottenere la benevola attenzione dell'altro.

Articolo scritto da : Dottoressa Silvia Parisi, psicologa e psicoterapeuta a Torino.