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Olio extravergine: ecco le migliori olive per produrlo

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Olio extravergine

Aziende agricole, olio biologico, extravergine d’oliva , di semi o semplicemente di oliva. E ancora olio con spremitura a freddo, a chilometro zero o di grande distribuzione. Gli oltre 6mila frantoi che si trovano lungo tutta l’Italia regalano ogni anno ai consumatori la possibilità di gustare un prodotto che è una vera e propria eccellenza per il nostro paese. In Italia esitono infatti oltre 500 tipologie di olive coltivabili diverse, il che offre la possibilità di fare un’ampia cernita e scegliere solo le migliori. Ogni anno vengono utilizzate solo 50 tipi di oliva per garantire prodotti di altissima qualità.

Per questo motivo la produzione di olio è aumentata parecchio negli ultimi anni: è cresciuto il numero di aziende agricole (soprattutto a sud), ma sono in espansione anche altri settori come la vendita di oli online gourmet. Internet ha amplificato lo sviluppo della produzione e ha contribuito a una diffusione più capillare dei vari prodotti presenti nei territori.

Va detto infatti che ogni oliva conserva un sapore diverso e delle caratteristiche ben precise, per cui ogni tipo di olio deve differenziarsi dagli altri e avere un proprio autentico sapore.

Le olive più utilizzate in Italia per produrre olio

Da nord a sud l’Italia si contraddistingue per un’ampia produzione di olio, sempre di pregevole fattura.

Le olive taggiasche, tipiche della Liguria, sono piccole olive verdi di forma ovale. Sono tra le varietà più note, poiché sono ottime sia da consumare come pasto che per la spremitura. Ne viene fuori un olio corposo ma dal sapore equilibrato e sobrio.

Un’altra tipologia di oliva molto diffusa lungo il territorio nazionale è il leccino: si tratta di una varietà che ha prevalenza nel centro-nord Italia (soprattutto Toscana, Marche Lazio e Abruzzo) e che si caratterizza per i suo sapore fruttato con una lieve nota amara. Ha una buona resa (circa il 20%) e si presenta con u colore violaceo e un buon profumo floreale.

Continuando a citare le olive più diffuse bisogna menzionare anche il frantoio, un’oliva tipica della compresa zona tra Toscana, Umbria e Liguria. L’ampia diffusione di questa oliva è dovuta al fatto che essa è capace di resistere alle condizioni climatiche, oltre ad adattarsi bene alle diverse tipologie di terreno. Caratterizzata da un colore tra il verde e il marrone, questa oliva offre un’ottima resa (circa il 25%) per un olio piuttosto intenso ma adatto a vari abbinamenti culinari.

Le migliori olive pugliesi

La Puglia è senza dubbio una delle patrie d’eccellenza dell’olio italiano, e gli infiniti uliveti che si stagliano lungo tutto il territorio regionale ne sono la dimostrazione.  L’olio pugliese è noto per il suo sapore forte, verace, con note amarognole e una tendenza al piccante. Quando si gusta quest’olio si avverte quel leggero pizzicore alla gola, che gli esperti recentemente hanno premiato come garanzia di qualità (vuol dire che l’olio ha uno scarso livello di acidità).

Tra le migliori olive pugliesi spicca la coratina, che prende il nome proprio dalla città di Corato e che è diffusa in tutta la Puglia con ovvia prevalenza nella provincia di Bari. Ha una resa del 25% e un profumo inconfondibile; il gusto è quello descritto sopra, perfetto per esaltare i piatti tipici di questa zona.

L’ogliarola è un’altra tipologia di oliva largamente presente in Puglia: la si può trovare o nella zone del Gargano o nel barese.

L’ogliarola del Gargano è un’oliva di colore verde ma che produce un olio dal colore giallo intenso. Gradevole e leggermente meno intensa della coratina, risulta ideale per accompagnare piatti freddi.

L’ogliarola barese ha invece una resa di poco inferiore a quella del Gargano, ma presenta un sapore più tenacee meno fruttato.