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Pagamento bollo auto: quanto e perché

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Pagamento bollo auto

Per poter circolare in strada rispettando la legge non è sufficiente disporre di una polizza RC, ma è necessario aver pagato anche il bollo dell'auto: quest'ultimo consiste in una tassa di possesso, e quindi va pagato anche nel caso in cui il veicolo di cui si è proprietari non venga effettivamente utilizzato. L'importo del bollo non è fisso, ma cambia a seconda della Regione in cui si risiede e delle caratteristiche del veicolo. A questo proposito, la variabile più importante è rappresentata dalla potenza del mezzo, che è indicata sulla carta di circolazione. Nel caso in cui tale documento non riporti la potenza effettiva, si tiene conto della potenza massima, che viene espressa in cavalli (non tenendo conto dei decimali). Prevista una maggiorazione per le auto che superano i 100 kW di potenza.

Bollo auto: cosa incide sull’ammontare della tassa

Per il pagamento bollo auto è necessario tenere conto anche della classe di emissioni inquinanti in cui il veicolo rientra: anche questo è un fattore che incide sul calcolo finale. Più il mezzo è inquinante e più si paga: ecco un motivo per cui conviene optare per un'auto ecologica. Tutte le istruzioni del caso possono essere reperite dall'Aci, in considerazione delle eccezioni e delle regole previste per veicoli speciali (per esempio, per gli autocarri si prende in considerazione anche il loro peso).

Come detto, però, il calcolo del bollo cambia anche a seconda della Regione di residenza. Per i cittadini lombardi, per esempio, il calcolo viene effettuato tramite un collegamento agli archivi della Regione di cui si occupa la società Lombardia Informatica Spa. Per i cittadini toscani, invece, il calcolo viene effettuato tramite un collegamento agli archivi della Regione, che vengono gestiti in proprio. Diverso è il caso per chi risiede in Abruzzo, in Umbria, in Puglia, nel Lazio, in Emilia-Romagna e in Basilicata: si tratta, infatti, di Regioni che sono convenzionate con l'Aci, per cui il calcolo del bollo tiene conto dei dati degli archivi Aci. Lo stesso dicasi per i cittadini della Provincia Autonoma di Bolzano e per i cittadini della Provincia Autonoma di Trento. Per tutti gli altri, e cioè per chi abita in Molise, in Veneto, in Sardegna e nel Friuli Venezia Giulia, per il calcolo ci si collega all'Archivio Nazionale, la cui gestione è affidata al ministero dell'Economia e delle Finanze.

Come si paga il bollo

Per pagare il bollo auto ci si può recare in un ufficio postale, da una delegazione Aci, da un tabaccaio convenzionato con Banca ITB e aderente al polo Lottomatica, in un'agenzia di pratiche auto o in banca. Volendo si può provvedere al saldo anche tramite Bancomat o sfruttando l'Internet Banking, che prevede modalità specifiche per le Regioni convenzionate con Aci. In alternativa, è prevista la procedura online per le Regioni che sono convenzionate con il servizio Bollonet.

Il bollo deve essere pagato dal primo giorno del mese seguente al mese di scadenza, ma entro la fine del mese stesso. Per esempio, il bollo che scade ad agosto può essere pagato dal 1° al 30 settembre. Sul sito web dell'Aci sono disponibili tutte le informazioni in proposito, ma è bene tenere presente che il versamento prevede un costo ulteriore di 1 euro e 50 centesimi se si va in un ufficio postale e di 1 euro e 87 centesimi se si opta per un altro metodo di pagamento.

Attualmente non è previsto l'obbligo di tenere in auto il contrassegno relativo al pagamento, che non è altro che il documento che serve a dimostrare che la tassa è stata saldata. Nonostante ciò, è buona norma conservare la ricevuta nei tre anni successivi alla data di scadenza. Insomma, non si è costretti a tenere il documento con sé ma può essere richiesto di mostrarlo in un secondo momento, in caso di controlli e verifiche ad hoc.