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Come scegliere un aratro usato

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Dici agricoltura e pensi aratro. L'aratro è l'attrezzo agricolo più importante, quello di cui per primo si impara il nome alle scuole elementari e che anche oggi costituisce la base della più naturale attività agricola: il dissodamento del terreno per la semina. E anche se oggi siamo ovviamente ben lontani dai tempi in cui gli aratri erano tirati dai buoi o spinti a forza di braccia, l'aratro è uno degli investimenti più significativi che un imprenditore agricolo deve mettere in campo per la gestione della sua attività. Per questo può essere interessante valutare la possibilità di acquistare un aratro usato: specialmente in periodo di rallentamento economico, la scelta dell'usato può rappresentare una valida e comoda alternativa ad importanti investimenti altrimenti difficili da ammortizzare.

Quando si decide di comprare un aratro, è importante considerare differenti fattori. Tra di essi, il primo da valutare è certamente la tipologia dell'attrezzo in base al numero di aratri intelaiati nella struttura: a seconda delle esigenze, si deciderà se cercarlo monovomere, bivomere, trivomere, quadrivomere o addirittura pentavomere. Si dovrà poi capire se si preferisce un aratro entrosolco o un fuorisolco, cioè con le ruote della trattrice rispettivamente dentro al solco o fuori, avanzando sul sodo. Altri aspetti da considerare sono la tipologia dell'aratro in base alla trazione di lavoro e – se si opta per l'usato - l'anno di produzione.

La principale reticenza sull'usato riguarda i dubbi circa la sua qualità: si teme che affidandosi a macchinari o attrezzature di seconda mano per risparmiare si finisca per acquistare prodotti scadenti, usurati, non garantiti o che comunque non possono assicurare le medesime prestazioni di un attrezzo nuovo. Un dubbio certamente lecito, tanto più nel settore agricolo, nel quale la linea di demarcazione tra investimento necessario e guadagno possibile è sempre sottile e labile. Tuttavia, sono sempre di più le realtà che hanno deciso di mettersi al servizio del settore, unendo competenze tecniche, esperienza decennale e attenzione alle necessità degli imprenditori agricoli di oggi.

Tra di esse vale la pena di citare Casella. Fondata nel 954 da Ugo Casella, l'azienda ha sede a Carpaneto Piacentino in provincia di Piacenza ed è e attualmente guidata Ettore, Paolo e Roberto Casella. Da più di sessant'anni si colloca tra i leader del settore dei macchinari agricoli: impianti per l'irrigazione e per la distribuzione dei liquami, ma anche rulli compattatori per il terreno, rimorchi, spandiconcimi e spandicompost per vigneto. Un'attività all'avanguardia nella tecnologia a rateo variabile, che ha fatto della specializzazione tecnica il suo punto di eccellenza e la cui vitalità è testimoniata dai numeri: ad oggi l'azienda vanta un centinaio di dipendenti e una sede di 75mila metri quadri, tra uffici, officine, esposizione macchinari nuovi e parco usato.

Per quanto riguarda l'usato – tra cui si possono trovare trattori, macchinari e attrezzature agricole di ogni tipo - si può senza dubbio affermare che la reputazione dell'azienda fornisca già da sé una valida garanzia. Affidarsi, per la ricerca di attrezzature usate, ad una realtà che da decenni opera nel settore ed è riconosciuta come leader e partner affidabile per quanto concerne la qualità dei prodotti e la ricerca tecnologica significa mettersi in mani sicure.