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Flaconi in vetro

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Flaconi e Vials

Flaconi e vials in vetro sono contenitori importantissimi per la conservazione di sostanze chimiche, farmaceutiche, alimentari, che a volte si presentano con caratteristiche diverse. Per proteggere il contenuto da aria o umidità i vials, ad esempio, possono essere sigillati con tappi di vario genere e a volte la chiusura risulta dalla fusione della punta di vetro del vial stesso, tanto che per la sua apertura è necessario romperne il collo, e quindi gettare il vial perché risulta irrecuperabile.
I flaconi rappresentano una categoria più ampia che raggruppa sempre contenitori in vetro di vario tipo, ma che si chiudono sempre con un tappo. Questo può essere a vite, eventualmente collegato ad un contagocce per misurare il liquido da recuperare, o a pressione, inoltre il flacone generalmente è realizzato con il fondo piatto.

Flaconi in vetro

La tecnologia permette di produrre flaconi in vetro di forme e volumi diversi e per svariate applicazioni, di adeguarsi inoltre alle esigenze specifiche di ogni cliente.
Esiste la possibilità di trovare flaconi realizzati con vetro comune o con vetri speciali, dotati di svariati sistemi di chiusura. Ad esempio è possibile reperire flaconi in:
- vetro borosilicato, denominato anche Pirex, robusto e con buonissima resistenza agli sbalzi termici;
- Sodaklarglas, vetro di calce di soda;
- vetro al quarzo, ad elevatissima purezza;
- vetro al piombo, con eccellenti proprietà di schermatura dai raggi X;
- Kovarglas, vetro brevettato, a base di una lega di ferro - nichel - cobalto, idoneo per una affidabile sigillatura vetro-metallo;
- Aluminiumsilicatglas, vetro di silicato di alluminio, più adatto a livelli di temperatura elevati ma meno resistente alle sostanze chimiche;
- vetro UV, con eccellente capacità di trasmissione di luce UV, non degradabile alla stessa e con un'ottima resistenza chimica e fisica.

La delaminazione nei flaconi di vetro

La tecnologia di produzione è arrivata alla realizzazione di flaconi di ogni tipo, con spessori estremamente sottili e una superficie assolutamente liscia, dalle forme e dalle dimensioni svariate, ma lo sforzo più grande è comunque orientato ad evitare tutte le possibili influenze reciproche tra il contenuto ed il suo contenitore, che porta al fenomeno della delaminazione, cioè la separazione di corpuscoli dalla superficie del vetro dei flaconi a seguito del contatto prolungato con le sostanze contenute.

Ricerca per limitare la delaminazione

La tecnologia sta cercando soluzioni che limitino la problematica della delaminazione dei flaconi di vetro, alla quale concorrono:
- la struttura chimica del vetro;
- il processo di lavorazione dei flaconi;
- gli scambi chimici tra le sostanze contenute e la superficie interna.
Le reazioni chimiche che si verificano in un flacone possono essere di vario genere, in relazione alla gamma di pH, al il tipo di sostanza, alla sua formulazione chimica, al tempo di conservazione e alla temperatura. Il vetro viene attaccato dai sistemi a base acquosa tramite scambio ionico, (formulazioni acide), e dissoluzione, (formulazioni basiche). Entrambi possono provocare la formazione di uno strato che può facilmente staccarsi dalla superficie del vetro.
Sono stati studiati e applicati al vetro vari rivestimenti per migliorarne la resistenza chimica, tra i quali:
- il solfato di ammonio, per ridurre l'alcalinità della superficie;
- il quarzo (SiOx), per inibire la diffusione dell'acqua;
- i vapori chimici al plasma (PICVD), per fissare strati di molecole di biossido di silicio, con uno spessore da 100 a 200 nanometri, alle superfici.

Per un maggior approfondimento vedi:
http://www.notiziariochimicofarmaceutico.it/2015/06/10/schott/