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Come si accorda una chitarra?

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I chitarristi dedicano molto tempo ad esercitarsi e a suonare i loro pezzi preferiti, ma riservano anche molta attenzione all'accordatura del loro strumento, un'operazione un po' noiosa ma necessaria. In commercio esistono accordatori elettronici veramente pratici, ma si può lavorare anche con un diapason (a fiato o a percussione), oppure scaricando un software apposito in versione shareware o, ancora, utilizzandone uno che funziona online. La cosa importante è che educhiate il vostro orecchio a riconoscere le stonature dello strumento e a correggerle. Per accordare al meglio una chitarra classica a sei corde, è sufficiente seguire pochi e semplici passaggi.

Accordare la chitarra, step-by-step.

Innanzitutto, sedetevi e appoggiate la chitarra sulla gamba, in modo tale da assumere una posizione confortevole e di poter avvicinare quanto più possibile la testa alla cassa di risonanza. Ora cominciate a pizzicare, ad una ad una, le varie corde per capire quali sono le note suonate a vuoto. Individuate la chiavetta relativa a ciascuna corda nonché il senso giusto per allentarla o tenderla. Più la corda è tesa più acuto è il suono che emette. Potrete inoltre seguire uno dei tutorial presenti su impararelachitarra.com, sito ricco di guide pratiche per gli amanti della chitarra. Iniziate ad accordare l'E-basso (nota corrispondente: MI-basso), ossia la sesta corda, contando dall'alto. Questa è la corda più spessa e, in quanto tale, quella che tiene più a lungo la tonalità: per tale motivo, sarà il riferimento per l'accordatura anche delle altre note. Dovete ascoltare un MI-basso da un pianoforte, da un diapason, da pc (scaricando un file di formato .mp3 o .wave) o, in alternativa, usando uno dei software per accordatura utilizzabili gratuitamente online. Mentre ascoltate la nota, girate la levetta della corda E-basso fino a ottenere la c.d. ''dissonanza'', una vibrazione emessa dalla corda sullo stesso suono riprodotto dalla fonte sonora.

Tendete la corda finché la vibrazione si arresta e diventa un suono pulito. La corda E-basso è accordata. Passate alla corda A (nota: LA), la quinta contando dall'alto. Il suono di riferimento ora lo potete riprodurre direttamente con la chitarra, premendo sul 5° tasto della corda E-basso, al quale corrisponde, per l'appunto, la nota LA. Procedete come sopra, ossia pizzicate prima la corda A, poi riproducete il LA dalla corda E-basso, quindi suonatele contemporaneamente e aggiustate la levetta della quinta corda fino ad ottenere un LA uniforme e pulito. Anche la corda A è sistemata. Accordate la corda D (nota: RE), la quarta dall'alto. Ora il quinto tasto che dovete premere per ottenere la nota di riferimento è sempre il 5° ma della corda A. Procedete con lo stesso sistema usato per le prime due corde e passate alla corda successiva, ossia la G (nota corrispondente: SOL). La corda D, al 5° tasto, riprodurrà il SOL di riferimento: intonate la G in base a questo suono, pizzicando sempre alternativamente sia la corda di riferimento che quella libera. Lavorate sulla meccanica fino a quando i due suoni saranno perfettamente intonati. Ripetete l'operazione per la seconda corda dall'altro, la B (nota: SI).

Il SI di riferimento lo ottenete premendo il 4° tasto della corda G. Infine, accordate la corda E-alto (nota: MI cantino), vale a dire la prima dall'alto, tenendo come riferimento il MI-alto che potete riprodurre pizzicando la corda B, premuta al 5° tasto. Non tendete troppo la corda E-alto perché è molto sottile e potrebbe spezzarsi.

Alcuni consigli pratici.

Gli accordatori elettronici a buon mercato, hanno un suono lievemente diverso da quello della scala cromatica della chitarra classica: meglio affidarsi a un prodotto professionale oppure al diapason standard A440 o ai software online. Non accordate mai sottotono perché il suono, pur essendo intonato, risulterebbe distorto e poco ascoltabile. Per evitare che le corde si attacchino al capotasto, cosa che non consente una perfetta calibrazione delle note, allentatele prima di passare all'accordatura.