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Implantologia dentale: come vengono sostituiti i denti persi

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Implantologia dentale

A tutti può succedere, in un certo momento della propria vita, di perdere un dente. Non è una cosa strana, anzi è assolutamente normale: se l'organismo umano è "programmato" per vivere solo 30 anni, come accadeva ai nostri antenati, è chiaro che dopo questa soglia d'età possiamo avere qualche problema.

Questo succede anche con i denti, e per una parodontite, un problema gengivale o per un difetto di vascolarizzazione del dente questo può cadere, oppure essere rimosso dal dentista per evitare problemi successivi, lasciandoci così con un "buco" tra gli altri denti.

Questo può non essere un problema se il dente perso è uno, ma se sono di più, e specialmente se si tratta dei denti posteriori, quelli che hanno come funzione principale la masticazione, i problemi possono diventare piuttosto gravi nel momento in cui non riusciamo più a mangiare.

Per fortuna la chirurgia odontoiatrica ha fatto passi da gigante in questi anni, e oggi esistono delle tecniche che consentono di rimettere un dente, artificiale, che può rimanere in bocca anche per tutta la vita e permetterci di mangiare normalmente. Queste tecniche vengono riunite sotto il nome di implantologia dentale.

Come funziona l'implantologia dentale

A grandi linee e senza entrare troppo nello specifico l'implantologia dentale può essere effettuata per un dente solo o per più denti, e si può effettuare in una sessione o in due sessioni.

La tecnica a due sessioni, quella che era utilizzata soprattutto in passato e che peraltro spaventava maggiormente chi si avvicinava a questo tipo di intervento (a causa dei tempi), è la tecnica che consta di due fasi distanziate di diversi mesi una dall'altra. Nella prima, in pratica, si va a forare l'osso (mascellare o mandibolare) e si inserisce al suo interno un chiodo cavo che avrà la funzione della radice del dente. Si aspetta quindi che l'osso si rigeneri e si chiuda intorno al chiodo per stabilire se ci sarà tenuta, e poi si va a mettere sul chiodo la protesi dentale vera e propria, quando siamo sicuri che la radice non si sposta più.

Nella tecnica ad una sola sessione, le cose sono simili con la differenza che tutto viene effettuato subito, in un unico intervento; in questo modo dopo aver forato l'osso si mette all'interno, prima del chiodo, una sostanza che stimolerà l'ossificazione, simile al cemento, che assicurerà la tenuta del chiodo. Questa tecnica non si può utilizzare nelle persone con problemi ossei. In ogni caso, nelle persone che possono supportare una procedura del genere, non appena messo il chiodo si mette anche il dente artificiale, così da fare tutto in una sola volta. Si parla anche di impianto a carico immediato.

La stessa cosa, nel caso in cui manchino più denti, può essere effettuata anche con quella che si può definire una "dentiera fissa": in pratica, invece della normale dentiera che può essere rimossa, viene creata una dentiera ad hoc che viene messa con quattro o sei impianti fissi all'interno delle ossa gengivali. In questo modo si può rimediare, in una sola volta, alla mancanza di molti denti, contraendo quindi le spese dell'intervento.

È chiaro, tuttavia, come queste procedure a cose normali non possano essere scelte dal paziente; l'implantologia dentale è comunque una tecnica chirurgica, e deve essere ben valutata dal medico odontoiatra prima di essere effettuata, in modo da trovare la soluzione migliore per la situazione della bocca che, inutile ricordarlo, è personale e diversa per ogni paziente.