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L'agenzia J&M Advisory e il trust patrimoniale

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trust patrimoniale

Chi ha bisogno di un trust patrimoniale per la gestione delle crisi societarie o per le liquidazioni può fare sicuro affidamento sul sito Trustpatrimoniale.com. In Italia, la legge 364/98 ha riconosciuto il trust in seguito alla Convenzione dell'Aja sottoscritta nel luglio del 1985, anche se il nostro Paese non prevede ancora una normativa precisa per questo istituto. Esso, in ogni caso, fa venire meno la figura del proprietario, e permette di proteggere il patrimonio in modo sicuro. Per fare ciò, tuttavia, è necessario poter contare su un trust che permetta di soddisfare gli interessi che si desidera tutelare.

Le "regole del gioco", per così dire, sono quelle per cui opta il disponente, vale a dire il soggetto che istituisce il trust, tenendo conto del quadro normativo di riferimento: le leggi italiane, quindi, ma anche le leggi straniere e, appunto, la Convenzione dell'Aja. Un trust patrimoniale determina degli effetti caratteristici, come per esempio la separazione del patrimonio e la sua protezione, ma anche l'intestazione al trustee e la gestione fiduciaria dei beni responsabilizzata e vincolata. Non è detto che tali effetti corrispondano allo scopo per il quale il trust è stato costituito, anche se nella maggior parte dei casi è così. Il sito www.trustpatrimoniale.com può servire, comunque, per avere uno scenario più chiaro della situazione.

Le figure del trust patrimoniale

Ma che cos'è di preciso il trust? A dire la verità si tratta di un istituto decisamente antico, al punto che lo si ritrova addirittura ai tempi del Medio Evo. Esso prevede il trasferimento dei beni da parte di un disponente a un trustee, che è un soggetto terzo che ha il compito di amministrare e di gestire il fondo a favore dei beneficiarsi, a seconda dello scopo che l'atto di trust ha definito. Successivamente, i beni vengono trasferiti dal trustee ai beneficiari stessi. In pratica, abbiamo a che fare con uno strumento giuridico che consente di strutturare delle posizioni giuridiche che si fondano su legami fiduciari in modi differenti, nell'interesse di un beneficiario (ma possono essere anche di più) o in funzione di uno scopo specifico. Occorre precisare che non esiste un modello di trust universale e unitario a cui fare riferimento, nel senso che sono molteplici gli schemi che possono essere creati in base allo scopo che si desidera ottenere. Le posizioni giuridiche non sono altro che i soggetti del trust, e sono rappresentate, appunto, dal disponente, dal trustee e dal beneficiario. Il disponente è noto anche come grantor o settlor ed è la figura che istituisce e promuove il trust, mentre il trustee è il gestore o amministratore a cui i beni vengono intestati: può trattarsi sia di beni immobili che di beni mobili. Il trustee ha non solo il diritto, ma anche l'obbligo, di gestire questi beni secondo le regole del trust che il disponente ha stabilito. Può esserci, inoltre, una ulteriore posizione giuridica, che è quella del guardiano, o protector che dir si voglia: questa figura, però, è facoltativa. Va precisato, infine, che i soggetti e le posizioni in casi particolari possono non corrispondere.